“La classe operaia va in paradiso” è il titolo di un vecchio film di Elio Petri capace di vincere, all’inizio degli anni ’70, il Grand Prix per il miglior film al Festival di Cannes. Un titolo che sembra perfetto per raccontare, mezzo secolo più tardi, la storia di Nazzareno Lumina, operaio che nel “paradiso” che ha sempre sognato, quello delle gare motociclistiche, ci è andato coronando il sogno di scendere in posta arrivando a vincere non un Grand Prix cinematografico ma un campionato italiano riservato alle moto 600 di cilindrata. Fino ad approdare in una squadra, il “Team Broncos”che gli ha messo a disposizione la due ruote a cui ha sempre aspirato, una Ducati, in sella alla quale il pilota bergamasco, operaio in un’azienda storica di Brescia, l’Iseo serrature, punta a conquistarsi un posto sulla linea di partenza di un campionato italiano di velocità. Una storia raccontata dal sito bergamoduepuntozero.it che stradafacendo.tgcom24.it pubblica su gentile concessione della Scuderia Norelli, Motoclub a cui appartiene Nazzareno Lumina e ideatrice del nuovo sito dedicato al mondo delle due ruote. Eccolo. Per un pilota tagliare un traguardo importante non è mai un punto d’arrivo, ma semplicemente un punto di ripartenza per conquistare nuovi successi, sempre più importanti. Pronto a compiere ogni “manovra” necessaria per raggiungerli, anche a costo di lasciare la strada vecchia per una nuova. In ogni senso: cambiando “preparazione”, ma anche modificando la moto. O, addirittura cambiando scuderia. Nazzareno Lumina, pilota bergamasco capace di conquistare, nel 2023, il titolo di campione italiano della Dunlop Cup 600, non fa eccezione. Ed è proprio per puntare sempre più in alto che dopo una stagione 2024 conclusa con il quarto posto (e il best lap in gara) in sella a una Kawasaki, ha deciso di “ripartire” cambiando scuderia, per vestire la tuta del Team Broncos, per salire in sella a una Ducati con un traguardo ben chiaro in mente: “provare a rivincere come due anni fa il campionato e magari disputare una/due wild card al Campionato italiano velocità”, come racconta all’indomani del passaggio al nuovo team (“partito” nel 2019 su iniziativa dell’ex-pilota Luca Conforti e diventato rapidamente un punto di riferimento nel panorama motociclistico italiano offrendo un servizio “chiavi in mano” ai piloti desiderosi di cavalcare una Ducati, dal servizio di allestimento e assistenza di una moto privata al noleggio delle moto con cui correre) con ancora nella mente le immagini della festa organizzata a Brescia per la sua presentazione. Un evento durante il quale Nazzareno Lumina è stato invitato “sul palco, davanti a tutto il pubblico”, a compiere una “dimostrazione di forza” particolare, per mostrare d’essere pronto a sfrecciare in pista a 300 all’ora tenendo la moto più saldamente che mai. “Mi hanno fatto fare una serie di flessioni davanti a tutti”, racconta divertito il pilota il cui fisico racconta senza bisogno di parole l’abitudine a fare un ampio uso di attrezzi in palestra. “E’ stato un “siparietto” inatteso, un fuoriprogramma a sorpresa molto scherzoso che mi ha fatto entrare ancora di più in sintonia col team”. Scherzoso ma capace di sottolineare allo stesso tempo un aspetto invece molto serio: “l’importanza della preparazione atletica, perché sui circuiti più sei pronto fisicamente e più sei anche rilassato mentalmente e quindi puoi concentrarti di più sul dare il massimo delle prestazioni per andare più veloce possibile e gestire meglio la gara soprattutto quando si è tutti attaccati in bagarre. Come sto a livello fisico alla vigilia di questa nuova bellissima “sfida”? Direi che sono all’80 per cento della mia forma ideale in quanto sto lavorando molto sul cardio per perdere quei pochi chili di peso che mi servono per essere al top, ma sicuramente per il 12 aprile, quando avrò la prima gara al Mugello, sarò al massimo”. E pronto a puntare al massimo…. “Premesso che sono molto felice di essere passato in un team sicuramente blasonato e di alto livello con la possibilità di dimostrare al meglio le mie potenzialità, l’obiettivo principale sarà rivincere come due anni fa il campionato e magari disputare una/due wild card al Civ. Poter riuscire a far parte di questo team non è stato facile, ma loro mi hanno voluto e io mi sono impegnato molto per trovare anche i sostegni economici per poter correre con loro e quindi sono molto felice di aver firmato. Un traguardo straordinario, se penso a tre anni fa quando per tornare a correre giravo con un furgone da giardiniere, con una R1 per andare a fare i test e vedevo questi team con delle strutture gigantesche come un miraggio. Ma soprattutto un punto di ripartenza con la consapevolezza di potermela giocare fino in fondo. Da 1 a 10 quante chances mi do di vincere? Direi 8, anche se i conti li potremo fare solo alla fine. E i conti sono il risultato di tante componenti, con le gare che sono sempre composte da vari fattori, compresa la fortuna. Di certo so che sia io sia il team daremo tutto iper farcela”. Rivali permettendo, che rappresentano, a oggi, un’altra “sorpresa”. Un’incognita assoluta. “L’organizzazione non ha ancora fornito i nomi dei vari iscritti ma sicuramente ci sarà da battagliare perché il livello qualitativo del campionato Dunlop 600 sta continuando ad alzarsi. Ma ho già avuto modo di scoprire che molto alto è anche il livello del mio nuovo team: confesso che sono curiosissimo di vedere come lavorerà nel box la squadra composta da professionisti di cui ho avuto modo di apprezzare immediatamente la “visione schematica” , i metodi di lavoro che somigliano molto ai miei. Io sono uno molto metodico in ogni cosa che faccio e i primi approcci mi hanno fornito la nettissima impressione che insieme ci potremo trovare bene, andando nella stessa direzione per vincere”. Un nuovo team dal quale Nazzareno Lumina è pronto a ricevere molto, ma anche a dare altrettanto….”Al mio nuovo team sicuramente potrò dare i miei anni di esperienza che ho avuto anche come collaudatore con moto e team di livello mondiale: sicuramente sarà bello confrontarsi in pista e anche fuori sia sulla parte tecnica sia sulla parte umana”. Una componente, quest’ultima, sulla quale il team Broncos può dormire sonni tranquilli, come sa bene chi conosce da fondo il pilota bergamasco, primi fra tutti gli amici di sempre sella Scuderia Norelli di cui Nazzareno Lumina è una delle punte di diamante. “Sicuramente fra i miei punti di forza c’è la capacità di metterci sempre l’anima, in tutto quello che faccio perché venendo da una famiglia di operai ho imparato presto a “soffrire” molto per uno sport che sappiamo essere molto costoso. Un costo che cerco ogni giorno di “ripagare” allenandomi al meglio per poter arrivare pronto alle gare, per migliorare continuamente. Qualcosa su cui dovrò lavorare in particolare? L’aspetto mentale, soprattutto per recuperare il “terreno “ perso restando fermo per diversi periodi: non è mai facile affrontare un campionato da zero contro magari ragazzi che si allenano anche durante l’inverno facendo dei test in Spagna. Quindi per me essendo tutto nuovo quest’anno sarà fondamentale essere davvero forte mentalmente fin da subito”. Fisico e mente: in percentuale quanto “valgono” per un pilota? “Penso che non ci sia una percentuale ben precisa ma esiste una stretta correlazione e più il fisico è allenato ed è pronto più la mente a sua volta si trova nelle condizioni di ottimizzare ogni giro in gara e ridurre gli errori”. Soprattutto sui circuiti più impegnativi. “Quello che mi piace di più e quello che ritengo più ostico? Dal mio punto di vista coincidono: il Mugello, bellissimo e difficilissimo: da quando sono passato alle cilindrate 600 e1000 sono sempre stato molto in difficoltà con questo circuito e con l’interpretazione delle sue curve. Ma resta sicuramente il circuito più emozionante: quando percorri la Casanova Savelli in discesa con una pendenza di più del 10 per cento e con il cordolo della curva a un palmo di mano dal naso a più di 150 all’ora il battito del cuore supera i giri del motore….”. Un circuito sul quale Nazzareno Lumina si augura di correre, in sella alla sua nuova Ducati, da campione, come quelli che più ama. Primo fra tutti Marc Marquez, “sicuramente a livello di prestazioni ora come ora in MotoGP il pilota più forte. Un fenomeno con cui io ho anche corso come rivale in una gara in Spagna nel lontano 2010”. Giusto per avere un’idea della stoffa del pilota bergamasco, pronto a esibirla nella sua nuova avventura sportiva. Con un ultimo augurio rivolto a se stesso: “sapermi adattare al più presto con la nuova moto, con cui spero di trovare lo stesso feeling che ho avuto con il team Broncos”. Per rivivere le emozioni provate quando, da grandissima promessa delle due ruote, era arrivato a un soffio dall’esordio in una “ gara di livello mondiale svanito non certo per colpa mia”.