Un giovane che fa il camionista quanto merita di guadagnare più di un qualsiasi influencer?

“L’emergenza autisti? Per affrontarla è indispensabile partire da una considerazione senza la quale è inutile sprecare tempo e fiato: alle nuove generazioni non si può chiedere di compiere i sacrifici che erano abituali a fare i nostri padri, abituati a lavorare 10 o 12 ore al giorno, o i nostri nonni, per i quali la giornata lavorativa arrivava anche a sorpassare quel già pesantissimo carico di ore e per i quali spesso non esistevano sabati e domeniche. I giovani chiedono, ed è giusto che abbiano, una diversa e migliore qualità della vita e il compito di chi fa impresa  in ogni settore  è oggi quello di offrirgliela, costruendo un nuovo rapporto con il personale, a partire da quello viaggiante chiamato a svolgere sicuramente lavori più pesanti che in molti altri settori. Un nuovo percorso nel quale deve recitare un ruolo fondamentale anche la politica, dimostrando concretamente di  riconoscere a questa professione il valore che ha, in termini economici e sociali, imboccando magari la strada della meritrocrazia per insegnare a tutti che se un giovane viene chiamato a svegliarsi all’alba per poi passare ore al volante nel traffico, a rischio d’incidenti, con lo stress alle stelle, beh, forse  merita che gli venga riconosciuto qualcosa più che a un giovane ie magari an cora poco noto nfluencer, con tutto il rispetto per questa così come per qualsiasi altra professione…”. Così parlò  Giuseppe Cristinelli, presidente della Fai (federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, intervenuto (insieme ad altri quattro esponenti della federazione bergamasca, i consiglieri Andrea Callioni e Paolo Soprani,  il segretario Doriano Bendotti e Mattia Baldis della segreteria provinciale) al nono Forum Internazionale di Conftrasporto ospitato a Roma  nella sede nazionale di Confcommercio di Piazza Belli. “Un appuntamento che ha permesso agli intervenuti di avere un’immagine a 360 gradi del mondo dei trasporti e della logistica oggi, dei suoi problemi, delle possibili, situazioni, spaziando dalle soluzioni tecnologiche alla carenza di infrastrutture”, ha aggiunto sempre il presidente della Fai bergamasca che,, in materia di mobilità sostenibile,  ha voluto evidenziare come “il mondo dell’autotrasporto e della logistica stia già prestando molta attenzione al tema ambientale e sia pronto a farlo ancora di più, consapevoli dell’importanza di implementare strategie green, ma altrettanto certi che  la sostenibilità, per realizzarsi, debba saper essere contemporaneamente sostenibilità economica e sociale, valorizzando le caratteristiche specifiche di ogni modalità e tipologia di trasporto, potendo contare su una rete infrastrutturale di ricarica e rifornimento di carburanti alternativi. Un percorso verso la sostenibilità nel quale, come hanno affermato a Roma i vertici di Conftrasporto-Confcommercio, si valorizzino tutte le risorse disponibili, a cominciare dall’eccellenza nazionale dei biocarburanti e garantendo un quadro  normativo e di misure di supporto stabile e che non cambi a ogni tornata elettorale”.