L’autotrasporto chiede, il Governo non risponde. Il silenzio nasconde anche tagli ai rimborsi?

Il silenzio del Governo in risposta alla richiesta del mondo dell’autotrasporto di avere chiarimenti sull’allineamento delle accise sul gasolio a quelle della benzina nasconde un’altra possibile sgradevolissima “sorpresa” per il settore, ovvero che all’orizzonte ci siano anche tagli sulle agevolazioni fiscali  destinati a toccare lo stesso rimborso di quota parte delle accise? E’ quanto si stanno chiedendo in molti esponenti del mondo dell’autotrasporto e l’interrogativo emerge chiaramente dal comunicato stampa con il quale i vertici di Unatras,   l’unione delle più rilevanti associazioni dell’autotrasporto italiano, hanno chiesto “a gran voce” un incontro al ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Ecco il testo del comunicato. “E’ ufficialmente iniziato l’autunno caldo dell’autotrasporto italiano che, attraverso il coordinamento unitario delle associazioni nazionali Unatras, in rappresentanza della quasi totalità della categoria chiede a gran voce al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di chiarire quali siano le reali intenzioni del Governo, sul delicatissimo tema delle accise sul gasolio per autotrazione. 

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Immatricolazioni “forzate” anche se i clienti non le vogliono: ecco l’altra verità sull’auto elettrica

Auto elettriche poco gradite dal mercato italiano, concessionari spinti controvoglia – o addirittura costretti –  a immatricolarle fornendo per di più in questo modo una realtà distorta dell’andamento del mercato: è una fotografia ben diversa da quella che in molti immaginano quella sull’auto elettrica “scattata” da Massimo Artusi, presidente di Federauto, che intervenendo alla Conferenza di sistema Confcommercio 2024 ha lanciato un allarme per il mondo delle concessionarie a rischio, ha spiegato, di vedersi “scaricare” a breve dai costruttori “l’onere di smaltire prodotti difficili da commercializzare”, con il risultato che proprio i concessionari “pur avendo oggi un buon equilibrio finanziario, potrebbero non essere più in grado di svolgere la naturale funzione di mercato. Più del 50 per cento delle auto a batteria Ev sono immatricolate, obtorto collo, dai concessionari con ingenti oneri finanziari di stock e di obsolescenza causata dal prolungato stop dell’invenduto, problemi a cui si aggiunge l’inquietante notizia

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Metrò e tram, le nuove linee fanno salire anche il valore delle case costruite lungo i percorsi

Dagli appartamenti in condominio alle villette, dai monolocali agli attici, dai negozi agli uffici, ai garage e a capannoni sede di attività artigianali o industriali: sono moltissime le tipologie di immobili alle quali gli operatori del mercato guardano alla ricerca di immobili da far acquistare o vendere alla propria clientela, a caccia di nuovi “affari” per l’agenzia. Ma ci sono anche altri tipi di “costruzioni” a cui pochi probabilmente penserebbero, capaci di attirare l’attenzione di chi compra e vende il “mattone”: le pensiline alle fermate dei metrò, dei tram, dei pullman. Già, perché quelle strutture, che con gli immobili hanno in comune solo i materiali con cui sono realizzate, sono capaci di modificare anche in maniera importante il valore degli immobili nelle immediate vicinanze. Come conferma l’articolo postato dal sito casavuoisapere.it, che fra i “numerosi i fattori che influiscono sul valore di un immobile”, indica senza alcuna incertezza “la presenza di infrastrutture,

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Pit stop della salute, la sosta ai box-ambulatori che fa vincere la corsa contro le malattie

In una gara di Formula 1 un Pit stop può risultare decisivo per un pilota per vincere o perdere. Per un “pilota” di camion un Pit stop può essere ancora più importante: può addirittura consentire di diagnosticare e, dunque curare al meglio, una malattia o di prevenirla. Accade con il “Pit stop della salute” che Fai, la federazione degli autotrasportatori italiani, di Bergamo (clicca qui per navigare sul sito) ha fatto puntualmente  ripartire (e con “prestazioni” degne delle squadre di meccanici dei team più forti della F1) dai propri “box”, i moderni ambulatori realizzati all’interno della propria sede a Orio al Serio in via Portico 15, per i propri associati. Per la precisione due Pit stop diversi.

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Sani Trasporti, se il pomodoro italiano è così famoso il merito è anche loro…


Che Pablo Neruda con la sua “Ode al pomodoro” abbia contribuito a diffondere nel mondo la leggenda di uno dei prodotti alimentari più buoni, conosciuti, non c’è dubbio. Ma altrettanto certo è che se il “sugo” più amato al mondo ogni giorno arriva su milioni di tavole il merito è anche di un’azienda di autotrasporti della provincia di Parma, terra che da oltre un secolo, per tre mesi l’anno, fra luglio e settembre, vede rivivere la magia della raccolta del famoso “rotondo”: il pomodoro da sugo la cui coltivazione da un secolo si alterna a quella del frumento, in uno scambio vitale in cui ciascuna delle due piante restituisce al terreno ciò che l’altra toglie, donando ai prodotti di questa terra fertilissima caratteristiche e sapori unici. L’azienda è la Sani Trasporti, fondata nel cuore pulsante della Food Valley negli Anni 50 da Enzo Sani, per essere poi guidata dai tre figli, Franco, Ivo e Giampietro, di 62, 58 e 55 anni, che hanno trasportato l’impresa di famiglia verso nuovi traguardi, fino a garantire, ogni estate, durante la raccolta e la lavorazione, qualcosa come  il carico e la consegna di duecentomila tonnellate di pomodori destinati a condire pastasciutte e insaporire migliaia di ricette. 
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