E’ urgente migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza per gli autotrasportatori aumentando le misure in grado di ridurre lo stress e il carico di lavoro, come turni di guida più brevi e pause obbligatorie, e garantire una formazione adeguata e continua sui rischi professionale promuovendo l’uso di tecnologie di sicurezza avanzate nei veicoli. Ad affermarlo sono gli autori del report dell’Osservatorio nazionale di Bologna, documento che fra i 620 morti sul lavoro registrati da inizio anno a oggi (numero che sale a 853 se si considerano anche i decessi avvenuti durante il tragitto casa-lavoro) sottolinea la presenza di 85 camionisti. Un dato particolarmente preoccupante che ha spinto i responsabili dell’analisi a lanciare un “allarme prevenzione” proprio per questa categoria di lavoratori , denunciando come questi dati “mettano in luce la pericolosità della professione di camionista, specialmente considerando le lunghe ore di guida e le condizioni di stress a cui sono sottoposti i lavoratori” e come “molti incidenti mortali tra i camionisti siano collegati a condizioni di stress e superlavoro, con turni di guida, spesso in condizioni climatiche avverse come il caldo estivo, destinate a far aumentare significativamente il rischio di incidenti, e con la stanchezza accumulata che può compromettere la capacità di reazione e la vigilanza dei conducenti, esponendoli a maggiori pericoli”.