Aiuti alle imprese, l’Europa alza il limite massimo e lo concede anche all’autotrasporto

Il nuovo Regolamento dell’Unione europea, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e pronto a entrare in vigore il prossimo 1° gennaio, contiene novità che riguardano il settore dell’autotrasporto. E sono novità decisamente positive. Le nuove disposizioni decise a livello comunitario hanno infatti modificato la regola secondo cui gli aiuti concessi a una stessa impresa, sommati  fra di loro, non possono superare  il limite massimo di  200mila euro in tre anni, innalzando per tutti settori industriali del tetto a 300 mila euro e, soprattutto, includendo  le imprese di trasporto su strada per conto di terzi, che fino a oggi sono state penalizzate, visto che possono ricevere al  massimo 100 mila euro,. Una “manovra” applaudita dai responsabili di Anita che “nelle fasi interlocutorie di consultazione con la Commissione europea,”, come si legge in una nota dell’associazione di categoria, “ aveva fortemente sostenuto la richiesta di innalzare il tetto massimo e soprattutto di equiparare l’autotrasporto agli altri settori industriali, riconoscendo a esso quella parità di trattamento che l’associazione vede come principio indispensabile nell’attuazione delle politiche industriali nazionali ed europee”. Una novità resa ancora più importante, per il mondo che fa viaggiare l’economia italiana, dal fatto che nel campo di applicazione del nuovo  de minimis  vengono incluse anche le agevolazioni per l’acquisto di veicoli, precedentemente escluse. “L’innalzamento del de minimis per il settore dell’autotrasporto attraverso l’equiparazione con gli altri settori industriali rappresenta un’importante risultato per la categoria e viene così superata una ingiusta discriminazione che ha finora limitato l’accesso a taluni aiuti da parte delle nostre imprese”, ha commentato il presidente di Anita Riccardo Morelli. “Il raggiungimento di questo obiettivo è frutto del lavoro e dell’impegno di Anita che negli ultimi anni ha portato avanti nel confronto con le istituzioni italiane ed europee.”