Il mondo dell’autotrasporto è nuovamente pronto a scendere in strada per protestare, ma questa volta “armato” di penna: quella necessaria per firmare la petizione contro la messa al bando dei motori diesel e benzina entro il 2035. A chiamare a raccolta la categoria perchè appoggi “qualsiasi iniziativa venga intrapresa contro lo stop ai motori termici deciso dall’Ue, iniziando da quella annunciata programmata per il fine settimana in diverse piazze del Lazio e della Lombardia” è il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, assolutamente convinto che “il divieto europeo di produzione di auto benzina e diesel dal 2035 rappresenti una scelta masochistica per tutta l’Europa”. Da qui la decisione di “ invitaretutti i nostri associati a sottoscrivere la petizione perché il tema della transizione ecologica sia affrontato tenendo conto sia del principio della neutralità tecnologica che dell’attività economica di molte imprese, dalla produzione ai trasporti. Non accetteremo passivamente questo atto ideologico, di nessun concreto risultato a favore dell’ambiente”, conclude Paolo Uggè. “Se si vuole definitamente affossare l’economia nazionale e mettere in difficoltà la povera gente, questa è la strada maestra. Andare ai gazebo e sottoscrivere la petizione significa impedire che questa idea demenziale europea venga portata avanti senza una riflessione seria e realistica”.