Ogni camionista è costretto per legge a rispettare i tempi di guida e riposo: una norma dalla quale può dipendere la vita di molte persone se si considera che può bastare un singolo conducente che decida di fregarsene della legge guidando senza riposare per centinaia di chilometri e che, vittima di un colpo di sonno, perda il controllo del tir piombando magari su una colonna di auto per fare una strage. Una norma che se non rispettata prevede, nei casi più gravi, pesanti conseguenze (da una multa che può ammontare anche a 1600 euro, alla sospensione, anche per mesi, della patente, a un procedimento giudiziario penale) ma che evidentemente non sembrano essere sufficienti a fare da deterrente, complice anche l’assoluta inadeguatezza dei controlli su strade e autostrade che spingono la parte peggiore della categoria a “rischiare” sapendo di avere ottime probabilità di farla franca. Continua a leggere