Una lettera indirizzata ai responsabili dell’Anas, per denunciare come la “Galleria del Montenegrone” lungo la strada statale 671 della Val Seriana, sia ripetutamente teatro di code e rallentamenti di ogni sorta” e soprattutto per sollecitare rapidi interventi per “risolvere con urgenza la grave criticità viabilistica che affligge la provincia di Bergamo” ed eliminare quella che rappresenta “una vera e propria “spina nel fianco per moltissimi bergamaschi che devono percorrere quel tratto di strada”. A scriverla, sottolineando come la situazione sia “diventata davvero ingestibile per i cittadini e in particolare per i lavoratori e i trasportatori che si devono spostare quotidianamente” è Paolo Franco, consigliere regionale di Fratelli d’Italia nella legislatura appena conclusa e capolista per le elezioni del 12 e 13 febbraio, che nella lettera indirizzata al presidente di Anas, Edoardo Valente, e per conoscenza a tutti i parlamentari di Fratelli d’Italia eletti in Lombardia, ha segnalato i numerosi episodi “in cui, al costante disagio, si è aggiunto anche un completo blocco di questo tratto di strada”. Episodi puntualmente (quanto inutilmente) denunciati dalla stampa, come quello “verificatosi nel tardo pomeriggio del 12 ottobre scorso in cui, per ragioni del tutto sconosciute, si sono verificate ingenti code e gravissimi disservizi per migliaia di cittadini”, ha aggiunto Paolo Franco che ha chiesto un confronto con il presidente di Anas “per mettere in atto ogni iniziativa utile a un significativo miglioramento della viabilità in quel determinato punto strategico per il collegamento con la Val Seriana, la Val Cavallina e l’intera provincia di Bergamo”. Chiedendo contemporaneamente ai parlamentari di Fratelli d’Italia, eletti in Lombardia, “di lavorare insieme per trovare una soluzione definitiva e necessaria a migliaia di cittadini e lavoratori”. “Purtroppo non è l’unica pesante criticità della rete viabilistica Bergamasca”, ha concluso Paolo Franco, “e se per i cittadini questo rappresenta un disagio giustamente insopportabile, per chi sulle strade ci lavora è anche una perdita economica enorme”. Per questo l’esponente di Fratelli d’Italia ha deciso di sottoscrivere il Manifesto dell’autotrasporto stradale di merci Fai (Federazione autotrasportatori italiani) spiegando che “se il comparto della logistica non è messo in condizioni di funzionare adeguatamente, l’intero sistema produttivo ne paga le conseguenze”.