Carabinieri e motociclisti proseguono il viaggio insieme per aiutare cittadini e ambiente

Ci sono persone, realtà, le cui strade s’incrociano per poi dividersi, e altre invece che proseguono nel loro viaggio fianco a fianco fissando sempre nuovi traguardi da raggiungere insieme. Dopo aver “incrociato” le rispettive strade nell’estate del 2017, con l’intento di far viaggiare insieme l’Italia verso un futuro più sicuro, e dopo aver condiviso un percorso lungo tre anni tagliando insieme traguardi sempre più importanti, i vertici dell’Arma dei carabinieri e quelli della Federazione motociclistica italiana hanno deciso che questo “viaggio” continuerà ancora, per far accelerare sempre più la “corsa”per difendere l’ambiente e assicurare maggior sicurezza,a partire dalle strade, a decine di milioni di cittadini. Potenziando sempre più le iniziative definite nel primo protocollo sottoscritto tre anni fa (cooperazione nell’attività di prevenzione di incendi boschivi e ricerca di persone disperse, ma anche realizzazione di sinergie nelle attività di protezione civile e primo soccorso alle popolazioni; promozione e la diffusione della cultura della tutela del patrimonio ambientale nazionale; iniziative dedicate ai giovani finalizzate alla diffusione della cultura della sicurezza stradale; attività di cooperazione per lo svolgimento delle attività motociclistiche amatoriali e agonistiche nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità….) e che è stato rinnovato. A conferma della bontà dell’attività svolta. Un rinnovo dell’accordo di collaborazione fra Arma dei carabinieri e Federazione motociclistica Italiana avvenuto a fine luglio ma celebrato,causa Covid, solo ora nel corso di una cerimonia alla quale hanno voluto essere presenti il Capo di Stato maggiore del Comando generale dell’Arma, Teo Luzi, il presidente di Fmi, Giovanni Copioli, il coordinatore del Dipartimento politiche istituzionali di Fmi Tony Mori, il vice capo II reparto del Comando generale, Andrea Paris, il capo ufficio addestramento e regolamenti del Comando generale, colonnello Vittorio Fragalà, il capo della 2^ sezione dell’ufficio addestramento e regolamenti del Comando generale, tenente colonnello Luca Toti. Tutti entusiasti per gli importanti risultati ottenuti fin qui; tutti concordi nel prevedere ulteriori “margini di crescita” di un’attività al servizio dell’intero Paese, andando in soccorso di persone in difficoltà, spesso difficili da raggiungere senza poter contare sulle due ruote con le ruote tassellate. Magari attraverso la realizzazione di nuove attività, come è stato sottolineato nel corso dell’incontro (il primo dopo il lockdown tra il presidente di Fmi, e il Capo di Stato maggiore del Comando generale dell’Arma dei Carabinieri) “a testimonianza dell’ormai consolidato rapporto di fiducia reciproca tra la Federazione motociclistica italiana e l’Arma dei carabinieri”. “Siamo orgogliosi di aver rinnovato il protocollo di intesa,in questi anni abbiamo svolto insieme un lavoro proficuo sotto molti punti di vista ed è stato dimostrato, ancora una volta, come i motociclisti possano essere di grande supporto alla società civile”, ha commentato Giovanni Copioli, evidenziando come ”la collaborazione sia avvenuta in più ambiti risultando spesso, in particolare, fondamentale sia in termini di prevenzione, come nel caso dell’anti incendio boschivo, sia di soccorso nel momento in cui i motociclisti hanno ritrovato persone disperse in luoghi spesso impervi e di difficile accesso” e augurandosi che questa collaborazione possa sempre più consolidarsi con la federazione sempre più orgogliosa d’essere protagonista in ‘un’attività di forte utilità sociale”. Un consolidamento del rapporto auspicato anche dal generale Teo Luzi, secondo il quale “il consolidamento del rapporto tra Arma dei Carabinieri e Fmi è un’ulteriore testimonianza dei proficui risultati che la sinergica azione tra istituzioni e attori sociali determina a favore della collettività. L’Arma dei Carabinieri ha apprezzato appieno il supporto fornito dalla Fmi, segno tangibile di un comune obiettivo: essere vicini alle esigenze del cittadino”. Un’unione d’intenti ribadita anche da Tony Mori: “Nel corso degli anni il nostro dipartimento e l’Arma dei Carabinieri sono stati protagonisti di una concreta unione di forze utile per le comunità e i territori in cui questa è stata attuata. I motociclisti impegnati nelle diverse attività hanno messo a disposizione disponibilità, capacità e competenze riuscendo a prevenire e risolvere situazioni talvolta complicate. Visti i positivi risultati ottenuti, in futuro proseguiremo su questa strada con l’obiettivo di rendere sempre più stretta questa collaborazione”.

Testo realizzato da Baskerville Comunicazione & Immagine per stradafacendo.tgcom24.it