Un programma sperimentale di incentivazione del trasporto sostenibile per la promozione dei servizi di trasporto pubblico locale e di altri servizi integrativi , come per esempio quello di sharing mobility con veicoli elettrici o a zero emissioni, anche in favore dei familiari conviventi, da finanziare con le risorse riassegnate nel 2020 al ministero dell’Ambiente nel limite massimo di 200 milioni di euro. È questa la prima misura prevista dalla bozza del decreto legge sui cambiamenti climatici, annunciato dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che riguarda in particolare i cittadini residenti nelle città metropolitane interessate dalla procedura di infrazione europea per la non ottemperanza dell’Italia alle norme sulla qualità dell’aria. Cittadini che abitano in aree particolarmente inquinate e che rottamando autovetture omologate fino alla classe Euro 4 potranno usufruire di un credito fiscale, corrisposto mediante un titolo di spesa pari a 2.000 euro, da utilizzare entro i successivi cinque anni per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di altri servizi in grado di contrastare traffico e inquinamento. Benefici che verranno però revocati nel caso in cui il destinatario, o un familiare convivente “ provveda all’acquisto, al leasing o al noleggio a lungo termine di un’autovettura non a basse emissioni entro i due anni successivi”. Il credito fiscale è riconosciuto anche ai titolari di licenza di trasporto pubblico di piazza e agli autotrasportatori operanti nelle città metropolitane che “rottamano veicoli Euro 4 o inferiori, utilizzabile per la sostituzione del veicolo rottamato con veicoli ibridi o elettrici o a emissioni ridotte”.