Frenata assistita obbligatoria anche sui vecchi tir. Solo così si “frenano” possibili tragedie

“La cronaca degli ultimi giorni ci impone di ripartire dalla nuova tragedia di Bologna, dopo quella di un anno fa con un viadotto crollato, un’ autocisterna di Gpl esplosa, due morti decine e decine di feriti, automobilisti in fuga….”. Così Andrea Ferro ha introdotto ai microfoni di Radio 24 la puntata di lunedì 5 agosto di “Autotrasporti”, appuntamento settimanale col mondo dei trasporti e della logistica, per tornare ad affrontare una “questione sicurezza tornata drammaticamente alla ribalta”, alimentata da una realtà alla quale troppo spesso si preferisce non guardare: quella di “un’età media dei tir immatricolati che supera i 13 anni”, come ha ricordato il bravo conduttore, “ con solo tra il 10 e il 12 per cento dei Tir in circolazione che ha meno di 4 anni e monta sistemi di sicurezza evoluti”. Come per esempio la frenata assistita, con il mezzo che attiva da solo il pedale del freno dopo aver “capito” che l’ostacolo davanti si avvicina pericolosamente e il conducente non se n’è accorto; o come il sistema che avverte in caso si “salti” la corsia. Tecnologie per prevenire indispensabili per evitare possibili tragedie, come hanno concordato anche i due “esperti” invitati a commentare la situazione, il presidente di Fiap, Massimo Bagnoli e il segretario generale di Assotir, Claudio Donati, che hanno evidenziato in particolare alcuni aspetti: ovvero che “le imprese possono investire solo se operano in un mercato sano e senza concorrenza sleale”; che “occorrono regole nella competizione”; che “se non si riesce a fare sistema è inutile parlare di Euro 3 o 4”; e soprattutto che la “ guida assistita dovrebbe essere obbligatoria anche per i mezzi meno recenti”. Con un’ultima, ma importante, annotazione: “È inutile anche chiedere col piattino soldi al Governo, l’autotrasporto deve chiedere d’essere pagato quanto dovuto, per poter garantire sicurezza, alla committenza . Perché per fare sicurezza le imprese devono investire per investire devono essere messe in condizioni di guadagnare”.