“Le imprese di trasporto non dovranno pagare alcun contributo nel 2019 per il Sistri, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, ma solo nell’anno successivo, quando partirà il nuovo sistema alla cui implementazione Conftrasporto e Confcommercio stanno già collaborando con il ministero dell’Ambiente e l’Albo Gestori Ambientali”. A precisarlo, in seguito alla diffusione di notizie errate anche da parte della stampa “specializzata”, è il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggé che commentando l’approvazione, da parte del Senato, del decreto legge semplificazioni (con l’abolizione, dal 1° gennaio 2019 del sSistri e la conferma della sempre valida documentazione cartacea di accompagnamento dei rifiuti per tutto il 2019) ha anche voluto evidenziare come “il nuovo sistema costerà soltanto 3 milioni l’anno, rispetto ai 40 che costava il “vecchio” Sistri” e come “i contributi annuali che verranno chiesti alle imprese non saranno mai pari alle centinaia o migliaia di euro pagati dai vettori negli anni passati, ma solo a modesti importi necessari all’autofinanziamento di un sistema efficiente e funzionale di controllo dei rifiuti trasportati in Italia”.