Una nuova legge sull’impiego dei marittimi italiani a bordo. Ad annunciarla è stato il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi, spiegando che l’attuale normativa è superata e non è più al passo coi tempi, e che l’obiettivo del Governo è far sì che se nei prossimi anni si assumeranno 100 o 200mila marittimi nel Mediterraneo, l’Italia debba avere una quota preponderante in questo tipo di assunzioni”. Una manovra, che potrebbe legare i contributi “più alla nazionalità del marittimo che alla bandiera”, come ha sottolineato sempre il viceministro, che potrebbe finalmente porre fine allo “scontro” (avvenuto per un’incredibile coincidenza anche “fisicamente”con la collisione a Olbia fra Cruise Bonaria di Grimaldi Lines e Athara di Tirrenia), in atto da tempo tra due potenti armatori, Manuel Grimaldi di Confitarma da un lato e Vincenzo Onorato, con AssArmatori dall’altro, che il ministro ha invitato a trovare un punto di mediazione per collaborare su questo tema. Il mio ruolo mi pone come arbitro di questi conflitti”, ha affermato Edoardo Rixi, “ma io sto con l’interesse dell’Italia: le due associazioni di armatori, Confitarma e Assarmatori, devono trovare un punto comune di incontro”. Obiettivo non facile, viste anche le dichiarazioni rilasciate da Vincenzo Onorato, armatore di Moby e Tirrenia, a poche ore d pur schierandosi al fianco ddi Edoardo Rixi, di cui ha spiegato di “sposare la visione” riguardo la necessità di una nuova legge sull’imbarco dei marittimi”, l’armatore napoletano ha infatti lanciato un messaggio che lascia pochi margini alla mediazione: “Trovare una sintesi tra chi, come Confitarma, punta ad avere una bandiera italiana con marittimi extracomunitari sottopagati alimentando una disoccupazione senza precedenti nel settore e la mia è davvero molto complesso: la storia insegna che in passato accordi di questo tipo fra associazioni di armatori sono sempre transitati sulla pelle dei marittimi ottenere risultati concreti ed efficaci “è necessario chiarire un principio base: nave battente bandiera italiana, non solo in servizio di cabotaggio nazionale, ma in servizio regolare di linea fra Paesi comunitari, deve imbarcare esclusivamente marittimi italiani e/o comunitari”.