Una manovra con diverse luci e poche ombre da illuminare possibilmente, a loro volta, al più presto possibile per restituire al settore dell’autotrasporto le condizioni per tornare a essere competitivo. Appare così, agli occhi degli autotrasportatori italiani, la Legge di bilancio 2019 capace “di dare importanti risposte concrete al settore dell’autotrasporto in tema di risorse e di apportare importanti novità sulle revisioni”, come sintetizza in una nota Andrea Manfron, segretario nazionale della principale associazione di categoria, la Fai Conftrasporto, “lasciando sul tavolo due temi importanti come quelli del rinnovo del parco circolante e delle risorse aggiuntive dedicate specificatamente al rimborso compensato del pedaggio “. Un “buon inizio per il vice-ministro Edoardo Rixi e per il ministro Danilo Toninelli che speriamo continuino su questa strada in difesa delle imprese nazionali” ha commentato sempre Andrea Manfron per il quale” la Legge di bilancio 2019 risponde, almeno in parte, alle richieste che Fai -Conftrasporto ha posto con forza alla attenzione del Governo. Occorre riconoscere che alcuni risultati importanti per il settore ci sono stati”, spiega nei dettagli il segretario di Fai Conftrasporto, “primo fra tutti il rimborso integrale delle accise grazie alla soppressione del taglio del 15 per cento previsto, misura indispensabile per garantire adeguata competitività delle imprese italiane. Poi, la piena conferma delle risorse (240 milioni di euro) del fondo per l’autotrasporto funzionali a dare copertura agli investimenti per il rinnovo e l’adeguamento tecnologico del parco veicolare, al rimborso compensato per il pedaggio autostradale, agli incentivi per la formazione, ai benefici fiscali per il recupero forfettario del contributo al servizio sanitario nazionale sui premi assicurativi, alla deduzione forfetaria dal reddito d’impresa delle spese non documentate. La legge”, prosegue il segretario nazionale di Fai Conftrasporto “autorizza anche la spesa di 80 milioni di euro per ciascun anno 2019 e 2020, specificatamente per l’autotrasporto, al fine di consentire il ristoro dei maggiori oneri sopportati dalla imprese a seguito del crollo del Viadotto Morandi”. Ma da evidenziare “con grande soddisfazione”, fra le luci “accese” dalla legge, c’è anche “ la novità che consente l’affidamento delle revisioni dei veicoli pesanti a officine private, conclusione di una mirata e continuativa opera di sensibilizzazione della Fai-Conftrasporto nei confronti delle istituzioni. Infatti, viene estesa ai veicoli sopra le 3,5 tonnellate che non trasportano merci pericolose e in regime di temperatura controllata Atp, la possibilità di affidamento da parte del Ministero ad autofficine private autorizzate delle attività di controllo per la revisione periodica: ribadiamo un importante passo in avanti per la efficienza del sistema nel suo complesso”. Fra le “note positive”, anche se non del tutto, anche “la misura utile a incentivare le assunzioni di giovani autisti, giusta nello spirito ma, poco ambiziosa nella sostanza; sembra, infatti, contorta nella sua applicazione e comunque limitata nei fatti. Si può fare meglio e di più”. Infine, due note dolenti: “non possiamo non evidenziare con rammarico l’assenza nel provvedimento delle annunciate misure volte al rinnovo del parco circolante e le risorse aggiuntive dedicate specificatamente al rimborso compensato del pedaggio, assolutamente indispensabili per accompagnare in modo sostenibile le imprese verso una mobilità pulita e sicura”. In sintesi, una manovra che “pur in un momento non certamente facile per le finanze pubbliche, anche grazie alla perseveranza della Fai-Conftrasporto e alla lungimiranza del viceministro Edoardo Rixi, conferma un generale sostegno all’autotrasporto già annunciato dal ministro Danilo Toninelli, cosa certamente non scontata. Ora, con l’aiuto del Governo occorre fissare un percorso di crescita e riforma del settore nonché continuare nell’opera di difesa delle imprese nazionali coerentemente a quanto fatto recentemente in Europa”.