“Guardate questa foto: vedete il piazzale sepolto sotto la neve? No? Strano, i burocrati delle prefetture ne hanno vista e tanta al punto da fermare i Tir (come vedete sempre nella foto). Com’è possibile? Semplice: perché i funzionari degli uffici pubblici hanno letto su un pezzo di carta che c’era l’allarme neve e per non assumersi nessuna responsabilità, unica cosa che sembrano fare e per la quale vengono pagati a spese dei contribuenti, senza premurarsi neppure di alzare il telefono per verificare cosa stava succedendo, hanno fatto scattare l’alt. A loro mica importa se provocano danni colossali alle imprese di autotrasporto, alle manifatture che attendono di ricevere merci da lavorare….”. A denunciare a stradafacendo.tgcom24.it l’ennesimo caso di malaburocrazia, puntualmente ripresentatosi quest’anno nonostante le denunce di un anno fa in situazioni analoghe, fatte in particolar modo dai rappresentanti di fai Conftrasporto che un anno fa si erano domandati perché fosse stato realizzato un “piano neve” (leggete qui l’articolo ) per non usarlo, è un autotrasportatore di Bergamo esasperato per essersi ritrovati i mezzi fermi nel Lazio per emergenza neve ma con le strade pulitissime. Un lavoratore esasperato dal fatto di dover fare i conti “con un’Italia che sembra appartenere a un altro mondo, che al caldo di un ufficio, magari con giornale sul tavolo, autorizza una decisione destinata a creare danni anche pesantissimi a chi sta percorrendo centinaia di chilometri e viene fermato nel suo lavoro da una “bufala”. Da “statali” che ricevono un fax e siccome c’è scritto che forse nevicherà fermano tutto. Perchè non è compito loro verificare, ne tantomeno prendersi delle grane.. Solo eseguire. È la stessa storia dei trasporti eccezionali bloccati dopo i ponti dei crolli. Nessuno si prende nessuna responsabilità. Così come nessuno sembra volersi davvero preoccupare di utilizzare i soldi buttati via per stipendiare degli inutili passacarte per per fare manutenzione ai cavalcavia e per mettere su strade e autostrade spazzaneve che le puliscano in caso la neve cada davvero”.