Tir assolti: il loro passaggio non è stato responsabile del crollo del ponte a Genova

Il passaggio di Tir, magari sovraccarichi, potrebbe essere stato una delle possibili cause scatenanti del crollo del Ponte Morandi a Genova? No, almeno secondo i rappresentanti della commissione ministeriale incaricata di “indagare” per stabilire cause e responsabilità della tragedia. Secondo la commissione l’ipotesi di una “responsabilità” dei Tir, sarebbe da escludere in considerazione del fatto, come si legge nella relazione pubblicata sul sito web del ministero dei Trasporti, “che al momento del crollo il traffico era scorrevole e che non era presente un numero elevato di mezzi d’opera o veicoli pesanti”. Camion dunque “assolti” sulla base di una valutazione limitata nel tempo al momento del crollo senza prendere in considerazione il passaggio di migliaia di mezzi pesanti ogni giorno per anni, magari con carichi “nascosti” sotto i teloni ben superiori alle 44 tonnellate, che avrebbe potuto contribuire a indebolire le strutture? L’attenzione della commissione sembra essersi concentrata su altri aspetti riguardanti quanto fatto (o non fatto) dalla società concessionaria, Autostrade per l’Italia per prevenire il collasso del viadotto, e in particolare sulla mancanza della valutazione di sicurezza, che avrebbe dovuto essere obbligatoria anche per quest’opera; sull’ insufficienza di controlli accurati degli elementi strutturali; sulla possibilità che i carroponte per la manutenzione possano aver contribuito a indebolire alcuni elementi del ponte. Nel documento della commissione si pone inoltre l’accento sulla corrosione, soprattutto quella da cloruri, molto presente nelle strutture vicino al mare o dove viene sparso sale antighiaccio, evidenziando come proprio la corrosione avesse già comportato il collasso di un ponte precompresso ad Agrigento nel 1999, evento che avrebbe dovuto far suonare un allarme anche per il cavalcavia Morandi. Anche perché, si legge del documento, fin dal 1993 (anno d’intervento sulla pila 11) “il tempo d’innesco della corrosione era ormai stato raggiunto in tutta l’opera”, quindi “la corrosione era iniziata da anni”. Tutta colpa dunque dei controlli carenti sulla struttura e non dei controlli, del tutto assenti, sui camion che su quel ponte sono passati magari a decine di migliaia con pesi molto superiori a quelli previsti?