Fai Verona: “Le lobby industriali hanno spinto i mega tir a viaggiare contro il Codice stradale”

L’articolo 10 del Codice della strada prevede che il trasporto eccezionale di un unico pezzo indivisibile possa arrivare a pesare fino a 108 tonnellate mentre per i carichi composti da più pezzi il limite è di 40 tonnellate. Una serie di circolari ministeriali ha consentito però di raggiungere le 108 tonnellate anche in caso di carichi multipli, consentendo in questo modo alla committenza di risparmiare sui trasporti. Una scelta trasformatasi, negli anni, in un  pericolo mortale che a tutt’oggi, nonostante i recenti crolli di ponti, continua a viaggiare indisturbato tra l’indifferenza generale.  E questo nonostante i ripetuti allarmi lanciati. L’ultimo, in ordine di tempo, è “suonato” a Verona dove Alessio Sorio, segretario provinciale di Fai Conftrasporto, ai microfoni del telegiornale regionale della Rai, ha denunciato come “le lobby industriali abbiano  fatto si che arrivassero delle circolari per liberalizzare i trasporti eccezionali contro quanto previsto dal Codice della strada, facendo sì che l’eccezione diventasse la norma”, sottolineando come, “con ponti e cavalcavia vecchi e inadeguati, il passaggio continuo di questi carichi possa portare a un’usura maggiore. Con oltre il 60 per cento dei ponti gestiti da Anas considerati a rischio il Governo non può più sottrarsi al suo dovere d’intervenire” ha concluso  Alessio Sorio, rilanciando altissimo un Sos che , se non raccolto, potrebbe causare nuove tragedie.