“In Italia c’è una norma nata per limitare ai soli pezzi indivisibili il trasporto eccezionale ma che è stata poi resa “elastica” al punto da consentire ai Tir di viaggiare a un peso di 108 tonnellate anche con carichi divisibili. Il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli può facilmente intervenire con un decreto che cancelli l’interpretazione elastica della norma sui trasporti eccezionali. Un intervento determinante per la sicurezza, dato che, come riportano molti quotidiani, il 60 per cento dei ponti gestiti da Anas in Italia è a rischio”. A invocare un intervento deciso che impedisca a maxi tir del peso di 108 tonnellate di contribuire a “sfondare” nuovi ponti è il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggé che ha invitato il ministro Danilo Toninelli a “proporre la modifica con un provvedimento d’urgenza dell’articolo 10 del Codice della strada, che prevede che il carico di un trasporto eccezionale debba essere indivisibile”. Provvedimento che, sottolineaPaolo Uggé, “non costa nulla, ma può eliminare un elemento di rischio. Un invito a compiere passi concreti lasciando perdere le chiacchiere, anche se “agire è forse un po’ più complesso”. E a proposito della necessità di agire senza perdere più neppure un solo istante il vicepresidente di Conftrasporto non ha esitato a sottolineare come “solo ora il tema delle infrastrutture balzi in primo piano. Ora. Non prima dell’immane tragedia di Genova, quando abbiamo assistito al silenzio della politica, ma anche di certa stampa, sugli allarmi lanciati a più riprese dalla Confederazione sulla disconnessione del nostro Paese e sui rischi legati alla sicurezza di opere obsolete, alla mancata realizzazione di nuove infrastrutture, presenti solo sulla carta e , all’interpretazione di norme esistenti”. Come la norma per limitare i carichi eccezionali che eccezionali non sono affatto ma che servono solo a certa committenza per risparmiare sui trasporti delle proprie merci, facendo viaggiare un solo mezzo anzichè tre.