Genova, nuovo ponte pronto fra 5 mesi a costo zero? Al Governo non interessa, a chi lavora sì

“Ho sentito dichiarazioni da parte di responsabili di società Autostrade che hanno affermato d’essere in grado di realizzare in cinque mesi un nuovo ponte a Genova a costo zero, con i costi perla realizzazione interamente a carico delle concessionarie. Poi ho letto la risposta del vicepresidente del Consiglio che ha affermato che questo non è un problema e che non gli interessa, e sono rimasto raggelato. Forse non interesserà a lui ma all’economia nazionale al Paese sì” C’è da restare basiti leggendo certe dichiarazioni”.Ad affermarlo,in collegamento con gli studi del canale televisivo Class Cnbc, versione italiana del canale paneuropei Cnbc Europe che trasmette notizie economiche da tutto il mondo 24 ore su 24, è stato il vicepresidente nazionale di Conftrasporto e di Confcommercio Paolo Uggè allarmato per le pesantissime ricadute economiche che il crollo del viadotto di Genova, in mancanza di risposte concrete e rapide. “Quello che preoccupa è che nei prossimi mesi i problemi per l’economia (e non ai soli trasporti che sono un mezzo attraverso il quale il sistema produttivo fa arrivare sul mercato i propri prodotti) creati dal crollo del ponte Morandi saranno aggravati da altre situazioni e non riguarderanno solo la linea che va verso la Francia la Spagna” ha denunciato Paolo Uggè, facendo riferimento al possibile “contingentamento di mezzi pesanti verso l’Est per le decisione annunciate dall’Austria, alle possibili chiusure causa neve nei mesi invernali dei valichi alpini”: Col rischio che “l’economia italiana resti tagliata fuori dall’economia europea. Il Governo italiano vada in Europa e proponga una serie di soluzioni invece di afre solo polemica”, è stato l’invito finale a una classe politica decisamente bocciata dal vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio, come testimonia la sua risposta alla domanda se fosse possibile quantificare il possibile danno economico destinato a essere generato dalla tragedia. “Il calcolo non può certo essere fatto oggi , non vorremmo imitare dei dilettanti allo sbaraglio quali si stanno mostrando alcuni rappresentanti del Governo che lasciano trasecolati senza pensare alle conseguenze che potrebbero avere sugli investitori esteri. Vorremmo essere più seri e affrontare le questioni tenendo conto dei interventi immediati come quelli all’interno del porto suggeriti per esempio da Luigi Merlo presidente di Federlogistica, che ha lanciato la proposta di usare una fascia di attraversamento per far passare gli spostamenti di container”.O come la possibilità di avere un nuovo ponte a costi zero in cinque mesi. proposta però che a Luigi Di Maio non sembra neppure degna d’essere presa in considerazione.