Divieti di circolazione ai Tir, il mondo del lavoro viaggia unito contro Tar e Codacons

L’intero mondo dell’autotrasporto viaggia unito e a tutta velocità contro il Codacons e contro il Tar? Basta scorrere la lista di associazioni della produzione, del commercio e del trasporto che hanno deciso di appoggiare l’appello presentato dal ministero dei Trasporti contro la sentenza del tribunale amministrativo regionale che nel maggio scorso aveva accolto un ricorso del Codacons sul calendario dei divieti di circolazione dei veicoli industriali, per capire che è esattamente così. Contro la “manovra” attuata dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori guidato da Carlo Rienzi (che a settembre rischia peraltro di dover chiudere per bancarotta, dopo il pignoramento di beni per 300mila euro da parte dell’Agenzia delle entrate) è sceso in campo infatti praticamente tutto il mondo del lavoro. Da Confindustria a Confcommercio-Imprese per l’Italia, da Confartigianato imprese a Confetra e Confitarma, per proseguire con Confagricoltura,Confartigianato trasporti
Conftrasporto, Anita, Assotir, Confartigianato trasporti, Fedit, Fiap, Fita Cna, Unitai, Feralimentare, Federbeton, Federchimica,Coop Italia, Lega Coop, Federdistribuzione, Aidepi, Aiti, Ancc Coop, Ancd Conad, Anfia, Anicav, Asea Varese, Assitol, Assocarta, Coop centrale adriatica, Coop centro Italia, Coop Consorzio Nord Ovest Distribuzione Lazio Umbria , Fai, Legacoop produzione servizi, Unicoop Tirreno, Unicoop Firenze. E, ancora, al loro fianco si sono schierati anche alcuni colossi della produzione italiana, come Barilla, Ferrero, Roquette Italia Spa, Sammontana, Siad Spa e Vicenzi. Tutti uniti per far fare retromarcia ai giudici laziali che il 22 maggio scorso avevano ritenuto legittime le richieste dell’associazione dei consumatori Codacons, che chiedeva un’estensione dei divieti per i veicoli industriali sopra le 7,5 tonnellate anche nei giorni prima e dopo le feste e una riduzione delle deroghe, “accusando” il provvedimento di “creare notevoli problemi al rilascio delle autorizzazioni da parte delle Prefetture e, quindi, a tutta l’attività imprenditoriale, dalla produzione al commercio, alla distribuzione e alla logistica”. I responsabili delle associazioni hanno inoltre puntato l’indice contro “la strumentalizzazione di alcune associazioni dei consumatori, che ogni anno presentano ricorso al Tar per ostacolare il rilascio delle autorizzazioni e, più in generale, incrementare le giornate di divieto. Un atteggiamento, basato sulla logica zero mobilità = zero rischi, che produce più elevate concentrazioni di traffico in alcuni giorni della settimana con conseguenti maggiori rischi di incidentalità, danni economici e sociali”. L’appello finale è per un cambiamento di una disciplina “ormai superata dall’indispensabile continuità produttiva e logistica, che sappia coniugare salute pubblica e produttività delle imprese, mobilità ed esigenze dell’attività economica e dell’occupazione, da realizzarsi attraverso una nuova regolamentazione dei divieti di circolazione”.