Manca il lavoro o la voglia di lavorare? Servono 15 mila camionisti ma non si trovano

In Italia manca il lavoro?  No, il lavoro c’è ma mancano i lavoratori, giovani che abbiano voglia di rispondere  alle proposte d’assunzione. Accade nel settore dell’autotrasporto dove, come ha confermato Pasquale Russo, segretario nazionale di Conftrasporto, “le imprese sono alla ricerca di circa 15mila autisti da assumere, ma senza trovarli”. Col risultato che “altrettanti tir, sono fermi nei parcheggi delle imprese, con un gravissimo danno al settore”. A denunciare l’incredibile situazione è stato un servizio giornalistico realizzato dall’emittente La7 (Clicca qui per vedere il video):un servizio “partito” da Albino, in provincia di Bergamo dove il direttore generale della Nicoli Spa, una delle più importanti aziende del territorio, e non solo, ha confermato  l’incredibile realtà. “Abbiamo bisogno di almeno 40 o 50 conducenti che non troviamo e abbiamo i mezzi fermi nei piazzali”, ha confermato Matteo Magoni che ha “respinto” la possibilità di aggirare l’ostacolo ricorrendo a contratti di somministrazione perché, ha affermato, “non sono assolutamente una soluzione”. Una situazione paradossale, testimoniata anche da uno degli autisti dell’azienda, Angelo di 45 anni, quasi stupefatto di fronte al fatto che i giovani non vogliano accettare di svolgere un lavoro su “camion molto confortevoli” e con “stipendi buoni, che vanno dai 2 ai 3 mila euro al mese”. Neppure questo, però sembra bastare per avvicinare i giovani a questa professione indispensabile per la vita quotidiana del Paese. Per “riavvicinarli” Conftrasporto ha avviato un percorso nelle scuole che ha proprio l’obbiettivo, come ha ribadito Pasquale Russo ai microfoni de La 7,  di far scoprire questa figura professionale.