L’Italia riparte da cinque, come le condizioni per far funzionare trasporti e logistica

C’è chi “ricomincia da tre” e chi “riparte da cinque”.  Ovvero il numero dei punti di partenza indispensabili per arrivare ad avere un’Italia dove il funzionamento dei trasporti e della logistica possa davvero rappresentare una condizione di competitività per il sistema Paese. Cinque richieste, avanzate al Governo da Conftrasporto, in rappresentanza del mondo dei trasporti e della  logistica, in occasione della presentazione del  primo Osservatorio trasporti Confcommercio-Conftrasporto. Quali sono i cinque temi caldi? Presto detto: il rispetto del principio di libera circolazione di persone e merci; lo sblocco delle procedure di revisione dei veicoli pesanti; il no ai limiti per i rimborsi sugli incrementi dell’accisa sul gasolio; la deroga al divieto di pagamenti in contanti per il personale marittimo e l’introduzione in maniera omogenea del criterio del ‘macchinista solo’ anche sui treni in Italia. Sulle questioni di medio periodo, Contrasporto-Confcommercio ha chiesto alle istituzioni di proseguire il percorso tracciato con la “cura dell’acqua e del ferro” affiancando a queste la “cura della gomma e dell’energia”, per assicurare “la continuità delle misure di sostegno alla competitività dell’autotrasporto che sono divenute sempre più selettive e hanno contribuito a  favorire l’evoluzione del settore”, come ha detto il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggé.