Se mai esistesse una “classifica” dei ministri più “veloci” nel “subire” uno sciopero, Danilo Toninelli, da poche settimane alla guida del dicastero per le Infrastrutture e i Trasporti, potrebbe aspirare a ritagliarsi un posto in prima file. Se non darà risposte concrete e rapidissime al mondo dell’autotrasporto, rischia infatti di “regalare” a milioni d’italiani l’incubo di uno sciopero dei Tir, protesta capace, come ha purtroppo dimostrato l’ultimo sciopero, di paralizzare letteralmente il Paese. Ad avvertirlo dell’imminente e catastrofico pericolo è stata una lettera inviatagli dai vertici di Unatras, l’Unione delle più rappresentative federazioni del trasporto su gomma, in cui si afferma che “in assenza di soluzioni concrete da parte del Governo, la risposta sarà il fermo dell’autotrasporto. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 4 Luglio 2018
370 milioni di euro l’ora: la cifra folle pagata dall’Italia per la chiusura del Brennero
Immaginate di prendere 370 milioni di euro e di bruciarli, oppure di farli in tanti pezzettini e poi buttarli nel water tirando lo sciacquone. E poi immaginate di fare la stessa cosa un’ora dopo e poi ogni ora. E ora immaginate che quella follia demenziale diventi realtà, perdendo per strada (e non è solo un modo di dire…) quell’immensa massa di denaro per ogni ora di ritardo accumulata nel trasporto merci per colpa del blocco di un valico. Per l’esattezza il valico del Brennero, la cui chiusura rischia di costare “più di 370 milioni di euro, di cui 170 a carico dell’autotrasporto”, come denuncia il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè, citando “una stima dell’Ufficio studi Isfort e Conftrasporto, elaborata in relazione all’annunciata volontà del governo austriaco di introdurre controlli al valico. Continua a leggere
Alto Adige italiano destinato a diventare un campo profughi con la chiusura del Brennero
“Se l’operazione “muro” del Brennero andasse in porto, chiudendo la frontiera come l’Austria minaccia da tempo per risolvere il problema dell’immigrazione, non solo quel Paese non darebbe alcun supporto all’Europa sulla questione dei flussi migratori ma sopratutto l’Alto Adige italiano sarebbe trasformato in uno sconfinato campo profughi e i suoi residenti assisterebbero ad un deterioramento della loro sicurezza che li spingerebbe a travalicare il confine. Continua a leggere
Tornano i controlli al Brennero. L’Austria: “Temporanei e per ragioni di sicurezza”
Tornano i controlli al valico del Brennero, anche se solo temporaneamente. L’Austria ha infatti deciso di reintrodurli, per motivi di sicurezza, tra il 9 e il 13 luglio, in occasione del vertice informale dei ministri dell’Interno a Innsbruck e tra il 17 e il 21 settembre per il vertice informale dei leader Ue a Salisburgo. Continua a leggere
Trasporto merci, l’immobilismo del Governo fa partire la protesta da Genova e La Spezia
Saranno i porti di Genova e La Spezia ad aprire “le danze” di una vertenza che doveva e poteva essere risolta da tempo e che invece è stata scaricata – ma questa non è una novità – sulle spalle degli operatori del trasporto. Le motivazioni? Certamente la lunga assenza di un governo alla guida del Paese non ha giovato, ma a leggere il documento diffuso dalle organizzazioni territoriali che hanno dato l’annuncio della fase conflittuale ci sarebbero responsabilità anche “precedenti” di chi è controparte degli operatori dell’autotrasporto e che avrebbe avuto l’onere di mantenere impegni assunti nel passato. Un colpevole immobilismo che ora sta trasferendo sugli autotrasportatori oneri che non dovrebbero essere caricati su di loro. Continua a leggere