La situazione in Lombardia è difficile: i treni regionali sono troppo vecchi. Siamo pronti a investire, ma vogliomo contare di più all’interno di Trenord. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato delle Fs, Renato Mazzoncini, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Stiamo investendo 5 miliardi di euro in treni nuovi in tutto il Paese”, ha detto Mazzoncini, e abbiamo “preso l’impegno di presentare una proposta alla Regione in un paio di settimane”.
Nell’intervista al Corriere (clicca qui), Mazzoncini parla di flotta “ampia ma vecchia soprattutto in alcune tratte” ed evidenzia “due elementi critici” relativi alla Lombardia. “L’attuale contratto di programma con Trenord scade nel 2026, un periodo troppo breve. L’altro riguarda la compagine societaria di Trenord. La gestione al 50% tra Fnm e Trenitalia, con una capitalizzazione di soli 70 milioni di euro non ha consentito di fare un investimento importante pari a un miliardo e mezzo di euro”. “Il meccanismo delle quote paritarie e della governance spostata sulla Regione ha creato una situazione che ha limitato la possibilità di intervento da parte di Fs”, ha spiegato Mazzoncini. “Il 50 per cento è un problema. Studiamo se esiste una soluzione per risolverlo”. La risposta del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, non si è fatta attendere: “La proposta di Mazzoncini non è ancora arrivata, la leggeremo e valuteremo”, ha dichiarato. “Il miglioramento del servizio è l’unico nodo imprescindibile. Siamo pronti a tutto”, ha detto il presidente della Regione, “a cedere la partecipazione, ad acquisire o a fare tutto da soli. L’importante è che si inverta la rotta, che il servizio migliori e i cittadini non continuino a viaggiare in modo eufemisticamente disagiato”.