Revisione auto, dal 20 maggio entrano in vigore le nuove regole. Arriva il certificato con tutti i dati

Cambiano le regole della revisione auto. Dal 20 maggio, infatti, l’Italia si deve adeguare alla direttiva Ue n. 2014/45, che vuole armonizzare i controlli a livello europeo. La novità più significativa è l’introduzione del Certificato di revisione rilasciato dai centri e dalle officine autorizzate. È un documento cartaceo che contiene una serie di dati, come la targa del veicolo e il simbolo dello Stato di immatricolazione, il luogo e la data della revisione, la lettura del contachilometri al momento del controllo, la categoria del veicolo, le carenze individuate e il livello di gravità, il risultato del controllo tecnico, la data del successivo controllo tecnico o della scadenza del certificato di revisione, il nome di chi ha fatto le verifiche, la firma o i dati identificativi dell’ispettore responsabile del controllo. 
Come spiega studiocataldi.it (clicca qui), il nuovo documento “sarà rilasciato dalle autorità competenti che hanno effettuato un controllo tecnico e conterrà una valutazione del veicolo” e i dati saranno di seguito trasmessi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel documento sarà obbligatorio indicare il numero di chilometri per contrastare eventuali manomissioni. Delle operazioni di revisione si occuperanno gli ispettori ministeriali o, nel caso di centri di controllo privati, “ispettori autorizzati che soddisfano i requisiti minimi di competenza e formazione”. “Sono regole più severe, a tal proposito, quelle fissate nella direttiva per il personale che dovrà “possedere un livello elevato di capacità e di competenze”, acquisito tramite “una formazione iniziale e corsi periodici di aggiornamento o un esame appropriato”, si legge sempre su studiocataldi.it. Il ministero effettuerà anche “verifiche sull’omologazione delle apparecchiature usate e sulla preparazione del personale e potrà revocare la licenza a chi non rispetterà gli standard. Infine ci sarà un organismo di supervisione a vigilare sui centri di controllo”. Non cambiano invece gli intervalli di tempo per la revisione: il primo controllo va fatto dopo 4 anni dalla prima immatricolazione e, di seguito, ogni due anni. Chi circola con un’auto non revisionata può prendere una multa che va da 168 a 674 euro, cifre che raddoppiano in caso di recidiva.