Trasporti merci subappaltati, chi li ha effettuati può esercitare l’azione diretta per essere pagato

L’azienda di autotrasporto che ha effettuato un viaggio non per conto direttamente del committente ma di un’altra impresa di autotrasporto che le ha subappaltato l’incarico (magari dopo averlo a sua volta preso in subappalto) senza però essere pagata può esercitare un’azione diretta nei confronti di tutti coloro che hanno ordinato il trasporto e che sono obbligati in solido per la quota di corrispettivo pattuita. A stabilirlo è un’ordinanza della Corte costituzionale  che, intervenendo su due “casi” sollevati  dal Tribunale di Grosseto, ha confermato come “l’azione diretta nell’autotrasporto rispetti il dettato costituzionale”, confermando quindi la validità dell’azione diretta che si applica nel caso in cui un vettore, su incarico di un altro vettore, a sua volta incaricato da un altro vettore o da un committente  non venga pagato per la prestazione effettuata. Il “caso” era partito da una richiesta di pagamento per servizi di autotrasporto svolti da Logitrans e Boncioli in subappalto per Logipi, che aveva a sua volta come committente l’azienda Danone. I due ricorrenti avevano chiamato in causa per il pagamento la stessa Danone, invocando la sua responsabilità solidale, in virtù della norma dell’azione diretta.