Giovedì la Conferenza Stato-Regioni, su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha espresso l’intesa sul Decreto Ministeriale di riparto delle risorse destinate al rinnovo della flotta di unità navali destinate ai servizi di trasporto pubblico locale marittimo, lagunare, lacuale e fluviale. Le risorse ammontano a 262.648.951 di euro ripartiti dal 2017 al 2030, che diventeranno 350 milioni con il cofinanziamento regionale pari al 25 per cento dei costi. Con queste risorse, spiega una nota del Ministero, verranno rinnovati “i mezzi del trasporto pubblico locale marittimo, lacuale, lagunare e fluviale”, rendendoli “più comodi e meno inquinanti”.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti spiega che le risorse sono destinate “all’acquisto di nuove unità navali utilizzate per i servizi di TPL marittimo, lacuale, lagunare e fluviale di competenza regionale che: collegano esclusivamente uno o più comuni presenti sul territorio della medesima regione; sono effettuati in modo continuativo o periodico con offerta indifferenziata al pubblico e con orari e itinerari prestabiliti, secondo modalità imposte o concordate con le autorità competenti; sono caratterizzati da tariffe determinate o approvate dalle autorità competenti. Sono ammesse al finanziamento le unità navali: ro/ro passeggeri (roll on/roll off) e passeggeri, comprese le unità veloci; adibite al servizio di trasporto pubblico nella laguna di Venezia”. Tutte le unità ammesse al finanziamento devono rispondere alla normativa internazionale, comunitaria e nazionale applicabile e rispettare i limiti di emissioni previsti dal 2020 dalla Direttiva 2012/33 UE ovvero dal Regolamento 2016/1628/UE. Le risorse, spiega il Ministero, sono state ripartite sulla base delle “corsa-miglio” effettuate in ciascuna Regione nel 2015 e ponderate in relazione alle classi dimensionali dei mezzi, per tener conto del diverso costo dei mezzi utilizzati per effettuare il servizio. Sono ammessi a finanziamento anche gli interventi di refitting per un importo fino al 15 per cento delle risorse assegnate alla singola regione, ovvero per un importo fino a 3 milioni di euro per le regioni che hanno un contributo statale inferiore a 5 milioni. Gli interventi possono essere effettuati su mezzi navali già in uso e finalizzati a rendere gli stessi almeno in linea con i limiti di emissioni di gas di scarico previsti per il 2020 dalla Direttiva 2012/33/UE o del Regolamento 2016/1628/UE.
Ripartizione delle risorse Mit tra le Regioni
Friuli Venezia Giulia: 1.573.213
Liguria: 234.637
Piemonte: 253.098
Emilia-Romagna: 381.930
Lombardia: 4.425.849
Lazio: 13.925.362
Sardegna: 15.202.663
Toscana: 21.735.811
Sicilia: 73.513.784
Campania: 64.046.510
Veneto: 67.356.094