Ammalato muore sull’ambulanza che lo porta in ospedale coinvolta in uno scontro con un tir

Un paziente che veniva trasportato da un ospedale all’altro e l’autista dell’autoambulanza a bordo della quale si trovava l’ammalato sono morti nell’impatto con un tir avvenuto sulla strada statale 101, che da Lecce porta a Gallipoli, all’altezza dello svincolo per ‘Lido conchiglie’. Sono rimasti feriti in maniera lieve anche un medico e un’infermiera che si trovavano a bordo dell’autoambulanza, diretta all’ospedale Vito Fazzi di Pecce per far sottoporre ad alcuni esami diagnostici un paziente ricoverato al Sacro Cuore’ di Gallipoli, mentre il conducente del tir è rimasto illeso. Continua a leggere



Traghetti italiani che offrono il miglior servizio? In Germania Moby vince con un “poker”

Essere considerati, da un’istituto che è una vera e propria “autorità” a livello europeo nel settore, la miglior compagnia italiana per il servizio offerto ai passeggeri ospiti sui propri traghetti fa piacere. Figuriamoci se questo riconoscimento arriva per quattro anni di fila. Un “fantastico poker” riuscito a Moby, compagnia di navigazione che si è aggiudicata anche l’edizione 2017 / 2018 del sigillo di qualità “Migliori in Italia-campioni del servizio” , prestigioso riconoscimento dell’Istituto tedesco Qualità e finanza, tra i più importanti a livello internazionale. Un premio che “certifica” l’assoluta qualità del servizio offerto su ogni traghetto della flotta del Gruppo Onorato armatori, il miglior riconoscimento al lavoro svolto ogni giorno da ognuno dei componenti della “squadra Moby” per assicurare ai clienti la migliore esperienza di viaggio possibile.

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Una guida con le migliori “soluzioni” aiuterà a risolvere i problemi degli autotrasportatori?

Una sorta di manuale che contenga le migliori “esperienze associative” vissute, spesso durante trattative lunghe e difficoltose, dai rappresentanti delle varie sedi regionali e provinciali d’Italia della Fai, la Federazione autotrasportatori italiani, e da utilizzare come strumento di formazione professionale, oltre che di stimolo, per far crescere tutte le realtà associative. A lanciare la nuova proposta, all’assemblea generale dell’autotrasporto che si è svolta domenica 22 ottobre nella sala conferenze UBI Banca “Corrado Faissola” di Brescia, in piazza monsignor Almici 1, è stato il presidente di Fai Service Scarl, Fabrizio Palenzona, proponendo una “sorta di disciplinare delle esperienze migliori. Come quelle che hanno saputo realizzare proprio coloro che ogni giorno lavorano in Fai Brescia al servizio delle oltre 2300 imprese di autotrasporto associate”, ha sottolineato Fabrizio Palenzona, trasformando subito dopo il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dalla squadra Fai guidata dal presidente Sergio Piardi e dal segretario generale Giuseppina Mussetola in un “esempio” da far viaggiare in tutta Italia. Continua a leggere



Motorizzazioni allo sbando, ma lo Stato invece d’assumere ingegneri dà precedenza ai burocrati

Gli uffici delle Motorizzazioni civili in Italia hanno bisogno di personale per far “ripartire” i controlli sui mezzi pesanti, per effettuare quelle revisioni periodiche senza le quali i Tir non possono viaggiare  e con essi le merci, mettendo così un doppio freno all’economia. L’assunzione di 280  nuovi ingegneri è stata promessa dal Governo, le risorse economiche per pagare gli stipendi ci sono, ma c’è il rischio che quei soldi vengano utilizzati diversamente, magari per assumere qualche “burocrate” in più. A lanciare l’allarme, dal palco dell’assemblea degli autotrasportatori di Brescia della quale è stato uno degli ospiti d’eccezione (insieme al presidente di Fai Service Fabrizio Palenzona e al neosegretario della Federazione autotrasportatori italiani nazionale, Andrea Manfron), è stato il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè. Continua a leggere



L’Australia non costruisce più auto: dopo Ford e Toyota chiuso anche lo stabilimento di Holden

Last car, ultima auto. Il cartello posizionato sul tetto della Commodore V8 rossa dice tutto. Racconta una storia che finisce, per l’azienda e per un Paese intero. Nei giorni scorsi, infatti, nella fabbrica Holden di Elizabeth è stata completa l’ultima auto prodotta in Australia. L’anno scorso aveva chiuso i battenti Ford e poche settimane fa la stessa mossa era stata fatta da Toyota. Ora, lo stop dell’impianto produttivo di Holden, marchio che appartiene a General Motors, segna la fine della produzione di auto in Australia.  Continua a leggere