Auto d’epoca e borghi storici. È questa l’accoppiata scelta da Aci per l’iniziativa “Ruote nella Storia”, il programma di appuntamenti, raduni e incontri per gli appassionati dell’automobilismo d’epoca che porterà le quattro ruote del passato nelle località più affascinanti del Paese. Il primo appuntamento è per il primo ottobre a Sperlonga, in provincia di Latina, mentre il 15 ottobre le auto d’epoca si troveranno a Locorotondo (Bari) e il 5 novembre a Borghetto sul Mincio (Verona).
L’iniziativa, nata dalla sinergia di Aci storico con l’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, permetterà “ai cultori e ai possessori di auto storiche nuove occasioni di incontro e di divertimento, proponendo giornate alla scoperta di affascinanti borghi italiani a bordo di vetture di oltre trent’anni di età”, spiega l’Aci.
“Ruote nella Storia non è una gara”, ha spiegato il presidente dell’Automobile Club d’Italia e di Aci Storico, Angelo Sticchi Damiani, “e infatti le vetture non presentano numeri sugli sportelli o sul cofano, perché la passione a quattro ruote non è un elemento di sfida ma di aggregazione. Non si vince e non si perde: ci si diverte. Aci Storico si è sempre contraddistinto per un approccio differente al mondo dell’heritage e questa manifestazione conferma il nostro spirito innovativo, forte di oltre 100 anni di storia e tradizione”.
“La presenza di auto d’epoca nelle piazze dei borghi più belli d’Italia”, ha detto Fiorello Primi, presidente dell’associazione nata nel 2001 per valorizzare e promuovere il grande patrimonio di storia, arte e cultura dei piccoli centri italiani d’eccellenza, “non può che dare un pizzico di fascino in più a luoghi che già di fascino e di bellezza ne hanno in quantità. La collaborazione con un partner prestigioso come Aci si rivela molto importante per la nostra associazione e per i nostri borghi e contribuirà ad aumentare la visibilità di questi piccoli centri che rappresentano, ormai senza dubbio, il nucleo centrale e vitale dell’Italia più autentica e “fascinosa” che tutto il mondo ci invidia”.
Credits: Aci