“Per ogni bambino morto c’è sempre un adulto colpevole”. Lo scrive l’Asaps, l’associazione sostenitori amici polizia stradale, rendendo noto il triste bilancio di questa estate. Luglio e agosto, infatti, sono stati caratterizzati da troppe lacrime. Sono 12 i bambini da 0 a 13 anni che hanno perso la vita sulle strade italiane, sette a luglio e cinque ad agosto. Morti di cui, secondo l’Asaps, si è parlato troppo poco. “Ne avevate sentito parlare?”, scrive l’associazione. “Abbiamo letto e visto in estate servizi televisivi di alcuni bimbi morti nelle piscine o travolti da un cancello uscito dalle guide, ma di quelli morti sulle strade un imbarazzante silenzio pressoché totale”.
I dati di luglio e agosto sono purtroppo ben diversi da quelli dei primi sei mesi dell’anno. Secondo i dati dell’Osservatorio Asaps, infatti, da gennaio a giugno hanno perso la vita sulla strada 13 bambini. “Eravamo quasi contenti (è un modo di dire ovviamente) perché rispetto alle 23 piccole vittime del primo semestre 2016 osservavamo a un bel calo del 43 per cento”, spiega l’Asaps. “Poi abbiamo cominciato a conteggiare i dati dei due mesi estivi di luglio e agosto e gli entusiasmi si sono raggelati”. Per i bambini la sicurezza sulle strade è ancora lontana. “La delusione era già stata grande quando avevamo visto i dati Istat degli incidenti 2016, con il drammatico aumento delle vittime fra i bambini (+25,6 per cento), speiga l’Asaps. “Questo il dato angosciante: nel 2016 si sono registrate 10 vittime in più rispetto all’anno prima tra i bambini 0-14 anni (49 rispetto ai 39 dell’anno precedente: +25,6 per cento). Il report dell’Asaps del 2016 conta addirittura 53 piccole vittime, ma il nostro Osservatorio calcola anche i bambini morti per incidenti con trattori agricoli. Il segno chiaro di una sconfitta che perdura e che deve impegnarci ulteriormente per arrivare al sogno di una visione zero bambini morti sulle strade”.