Solcare le onde su una moto da cross? Perché no: basta allestirla con pattini nautici e una gomma dotata di pale speciali che le forniscono la spinta idrodinamica necessaria a far planare gli oltre 230 kg di stazza a pieno carico a una velocità di almeno 25 nodi, ovvero 50 chilometri l’ora, e l’impresa è possibilissima. Parola di Luca Colombo, organizzatore del Lario Motor Show, che dopo aver compiuto i primi test con risultati più che soddisfacenti si appresta a dimostrare tutta la bontà della propria “invenzione” attraversando il lago di Como dalla sponda di Gravedona a quella di Colico in sella a una Suzuki Valenti RMZ 450 4 tempi preparata dal bellanese Carlo Gelmi di Vercar Moto, “il padre della Yamaha R6E elettrica” e da Giorgio Lumini, tecnico motorista di numerosi campioni mondiali. L’appuntamento è per domenica 25 giugno alle 9.30 quando Luca Colombo, sceso in acqua in moto, spalancherà il gas per percorrere sulla cresta dell’onda i 5 chilometri e mezzo che dividono le due sponde. Un tentativo da compiere in tutta sicurezza, indossando Kingii Wearable, il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, mentre la sicurezza della moto sarà affidata a un sistema autogonfiabile che si attiva in caso di perdita di potenza evitando così alla moto di affondare nel lago, che nel punto centrale ha una profondità di 250 metri, tenendo a galla e consentendo di recuperare il mezzo, che a vuoto pesa 150 chilogrammi. Come è nata l’idea di compiere questo tentativo che un giorno potrebbe figurare chissà nel guinness dei primati? Navigando in Internet e guardando un video di Guy Martin, meccanico del Lincolnshire, con la passione delle corse in moto durante i weekend, diventato una delle star dello sport britannico. “Ho visto il video in cui ha surfato per 80 metri sulla foce di un fiume e, pochi mesi dopo, la pubblicità della DC Shoes in cui Robbie Madison scivolava sulle acque di Haiti nel 2015”, ha spiegato Luca Colombo. “Io e Carlo Gelmi ci conosciamo da anni: ogni occasione è buona per metter mano alla mia moto “da terra” e farsi due risate insieme. Mi ha visto con un sorriso che conosce bene e mi ha chiesto “cosa c’è, cosa vuoi fare stavolta” e io gli ho risposto “un’impresa impossibile: attraversare il lago come Madison”; lui si è messo a ridere dicendomi “impossibile? E noi lo facciamo lo stesso!”.