“Mai più. Così iniziava l’intervento di qualche rappresentante del Governo dopo la tragedia avvenuta in Puglia nel 2016 che aveva provocato 27 morti e cinquanta feriti. Invece eccoci di nuovo a parlare di un incidente ferroviario che per fortuna questa volta non ha presentato un bilancio tragico come avvenuto pochi mesi fa: dieci feriti. Un bilancio fortunatamente lieve, mentre resta pesantissima la vergogna che dovrebbe provare un Paese nel quale nel terzo millennio ci sono ancora binari unici che coprono quasi il 50 per cento delle infrastrutture ferroviarie di collegamento”. Ad affermarlo, all’indomani dell’incidente ferroviario avvenuto in Salento dove due treni locali si sono scontrati frontalmente in seguito alla partenza di uno dei convogli con semaforo rosso, è il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè che denuncia come “mentre si investono risorse per acquisire quote azionarie di società ferroviarie, di autobus o metropolitane delle città italiane o all’estero le reti regionali ferroviarie sono delle vere e proprie entità dove l’utente che deve esercitare il diritto alla mobilità rischia l’incolumità”. Qualche uomo di Governo avrà ancora il coraggio di dire mai più? Mai dire mai, considerato che la storia purtroppo insegna come la classe politica italiana abbia avuto spesso la faccia tosta di fare anche di peggio. Ben più inquietante la domanda che pone il presidente di Conftrasporto: “A quando il prossimo incidente ferroviario?”