Guida e riposo, camionisti distaccati, stipendi e cabotaggio: le nuove regole dove ci porteranno?

La Commissione europea ha presentato alcune proposte di modifica della legislazione europea in materia di autotrasporto. I provvedimenti fanno parte del “Pacchetto stradale” e della nuova strategia che la commissaria ai trasporti Violeta Bulc ha intrapreso per promuovere una “mobilità pulita, competitiva e connessa”. Le iniziative intendono affrontare diverse criticità che pesano sugli assetti dell’autotrasporto in Europa, a cominciare dai frequenti fenomeni di concorrenza sleale e dumping sociale. Per questo motivo le proposte intendono colmare alcuni vuoti della normativa esistente e fornire chiarimenti per una sua univoca interpretazione. In materia di tempi di guida e di riposo la Commissione propone alcune modifiche per contemperare la tutela delle condizioni sociali dei conducenti con le esigenze di flessibilità delle imprese. Sul fronte del contrasto alla concorrenza sleale, vengono proposte disposizioni più incisive contro le cosiddette “letter box companies” ovvero le società con sedi fittizie di comodo, prevedendo l’obbligo di un più diretto vincolo con l’effettiva operatività dell’impresa. Si propone, inoltre, di estendere alcuni requisiti per l’accesso al mercato anche a chi opera esclusivamente con veicoli leggeri. In materia di diritti dei lavoratori e protezione sociale, le proposte dalla Commissione modificano la legislazione sul distacco dei lavoratori, introducendo, in linea con quanto richiesto da Conftrasporto-Confcommercio, una normativa ad hoc per i lavoratori dell’autotrasporto, in considerazione delle peculiarità del settore. In relazione alla disciplina dei servizi di cabotaggio (trasporti effettuati all’interno di un Paese da operatori di un altro Paese membro) la Commissione propone di consentire lo svolgimento di un numero illimitato di operazioni di cabotaggio, nell’ambito dei 5 giorni successivi all’ultimo scarico effettuato in un trasporto internazionale e di applicare ai conducenti impegnati in questi servizi la normativa del Paese ospitante in materia di paga minima e di ferie annuali retribuite, indipendentemente da durata e frequenza delle operazioni. Un altro tema cardine dell’iniziativa è la sostenibilità ambientale, con le misure per i pedaggi che intendono contribuire alla diffusione di veicoli a basse emissioni. Conftrasporto ha seguito con attenzione i lavori preparatori della Commissione europea e continuerà a confrontarsi con i vertici istituzionali nazionali ed europei, a tutela delle imprese e del sistema italiano, soprattutto per le modifiche proposte per il cabotaggio che non possono discostarsi dal principio fissato nel documento Alleanza per la strada, sottoscritto, con altri ministri dei trasporti, anche dal Ministro Delrio. Il principio dal quale Conftrasporto non intende recedere è sì al cabotaggio, ma prima regole comuni.

Paolo Uggé, presidente Fai Conftrasporto e vicepresidente Confcommercio