Trenta nuovi ingegneri al lavoro da maggio nelle Motorizzazioni per far ripartire le revisioni

Dai primi di maggio una trentina di ingegneri prenderà servizio in diverse sedi delle Motorizzazioni civili d’Italia per far “ripartire” le pratiche negli uffici, contribuendo in particolar modo a smaltire le montagne di pratiche accumulate negli ultimi mesi  per le revisioni, e dando finalmente una prima risposta concreta a una situazione (provocata proprio dalla carenza di personale) che ha rallentato o addirittura bloccato  l’attività di numerose imprese di autotrasporto. Lo ha deciso il ministero dei Trasporti che ha anche assicurato l’assunzione, nei prossimi mesi, di nuovi  altri  ingegneri per far recuperare il tempo perso. Una notizia destinata a far tirare un sospiro di sollievo a migliaia di operatori dei trasporti alle prese, da mesi, con tempi di attesa lunghissimi per le revisioni, come denunciato nell’autunno scorso da Sergio Piardi e Antonio Petrogalli, presidente e presidente onorario di Fai Brescia. “Invece di migliorare siamo costretti ad assistere a un continuo peggioramento, a un’inefficienza che pesa economicamente sempre più sulle imprese del settore.  Qualcuno al Governo, nei ministeri, ha idea di quanto tempo devono perdere gli imprenditori perché la Motorizzazione non funziona?” avevano tuonato i due massimi esponenti della Fai bresciana. “Qualcuno si è mai chiesto quanto denaro perde un’azienda perché un mezzo è costretto a restare fermo giorni e giorni in attesa che uffici pubblici riescano finalmente a far accelerare il lavoro, a viaggiare alla stessa velocità con cui sono costretti a muoversi i privati? Ed è normale che questo Paese debba viaggiare a due velocità e, soprattutto, che chi è costretto a correre debba pagare anche i danni provocati da chi va piano o sta addirittura fermo?”. Una situazione insostenibile, destinata ad apparire ancora più odiosa dall’annuncio che il denaro per colmare le lacune negli organici delle Motorizzazioni non era stato trovato, mentre i soldi per assumere nuovi “burocrati” da inserire negli organici dell’Authority dei trasporti si… Un danno con tanto di beffa che aveva fatto letteralmente imbufalire il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggé, sceso in campo per ribadire l’assoluta necessità di  “inserire 280 ingegneri, indispensabili per il funzionamento minimo delle Motorizzazioni locali”. Manovra, del resto, indicata dallo stesso ministero dei Trasporti e “cassata” per mancanza di fondi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dal 2 maggio 30 di quei 280 ingegneri prenderanno finalmente servizio. A quando l’arrivo degli altri?