L’energia pulita può ricaricare le batterie all’economia e al lavoro in Europa. Sono i numeri a dirlo. Per l’esattezza quelli del del maxi ‘Pacchetto d’inverno’ varato dalla Commissione Ue che, in oltre mille pagine di proposte normative, ridefinisce il mercato elettrico, le bollette, le rinnovabili, il ruolo dei consumatori e alza al 30 per cento l’obiettivo dell’efficienza energetica. Numeri come gli investimenti previsti per 177 miliardi di euro l’anno, o gli oltre 900mila posti di lavoro creati. Un maxi piano nel quale avranno un ruolo da protagonisti i trasporti, con i riflettori puntati sulle auto connesse e automatizzate e l’uso dei biofuel di seconda generazione, prodotti dagli scarti, al posto di quelli provenienti da colture alimentari. Carburanti più puliti che il pacchetto Ue incentiva in un’ottica sempre di maggiore sostenibilità sia ambientale sia dei trasporti. “Il pacchetto spingerà la transizione verso l’energia pulita modernizzando la nostra economia”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic, spiegando che questo “tocca tutti i settori legati: ricerca e innovazione, competenze, edifici, industria, trasporti, digitale, finanza”. “Sono particolarmente fiero del target vincolante del 30 per cento per l’efficienza energetica in quanto ridurrà la nostra dipendenza dalle importazioni d’energia, creerà posti di lavoro e ridurrà maggiormente le emissioni”, ha invece sottolineato il commissario Miguel Arias Canete, secondo cui ora “l’Europa è sul punto di una rivoluzione dell’energia pulita”.