Perché ridurre (dal 140 al 120 per cento) l’aliquota del beneficio per i veicoli e altri mezzi di trasporto, a partire dal prossimo anno? È la domanda che il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè ha rivolto, attraverso un comunicato stampa, al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda al quale Paolo Uggè ha espresso anche il proprio rammarico, condiviso dagli associati Conftrasporto e Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere che operano in Italia, per una proposta di riduzione “non coerente con l’avvenuto taglio delle agevolazioni sulle accise per i veicoli più anziani e inquinanti, che l’autotrasporto ha già subìto, e che per essere massimamente efficace sul fronte dell’ ambiente e della sicurezza della circolazione avrebbe bisogno di una proroga integrale del beneficio per l’acquisto di nuovi mezzi. Confidiamo che il ministro Calenda accolga il grido d’allarme di una filiera trainante per l’economia nazionale”, ha concluso Paolo Uggé, “ripristinando l’aliquota originaria del 140 per cento del beneficio anche per questa tipologia di investimento”.