Soddisfatto che nella maggior parte delle organizzazioni sindacali alla fine abbia prevalso il senso di responsabilità per il bene di Alitalia, dei dipendenti e dei viaggiatori; preoccupato perché nonostante tutti gli sforzi e l’ atteggiamento aperto e costruttivo mostrati da Alitalia l’Anpac, l’Associazione nazionale professionale aviazione civile, abbia confermato la decisione di scioperare mercoledì 22 settembre per protestare contro una serie di licenziamenti di assintenti di volo, mancato rispetto dell’esonero del lavoro notturno, violazioni contrattuali sulla composizione degli equipaggi, aumento dell’orario di lavoro, cessione di attività a vettori extracomunitari e, soprattutto, concessioni di viaggio, ovvero il privilegio per personale di volo di avere biglietti gratis per raggiungere le sedi di lavoro. Con queste parole l’amministratore delegato di Alitalia Cramer Ball ha commentato la decisione dei sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl di revocare lo sciopero confermato invece dalle sigle professionali. Scelta quest’ultima definita folle dall’ad.
“Ho incontrato i rappresentanti sindacali per parlare del nostro business e ricordare loro che la collaborazione di tutti è un elemento imprescindibile in un momento così complesso per Alitalia, purtroppo però l’Anpac sta ancora confermando che andrà avanti giovedì con lo sciopero di 24 ore”. ha proseguito Balla che ha definito questa scelta folle perché destinata a “provocare un danno economico molto rilevante per la nostra compagnia e a creare gravi disagi a decine di migliaia di nostri clienti”. E, soprattutto, a mettere a rischio il futuro sviluppo di Alitalia, compagnia che “attualmente perde 500.000 euro ogni singolo giorno”.
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