Il nome, SiNaMolo, è quanto di peggio possa partorisce il peggior burocratese, ma l’obiettivo è, almeno sulla carta, quanto di meglio: realizzare un sistema nazionale di monitoraggio della logistica per poter così realizzare un ceck up completo delle condizioni di salute (spesso pessime) delle infrastrutture e dei servizi del Paese e trovare una cura. Che col nome SiNaMolo c’azzecca pure. Un’unica “regia” per capire quanto funziona e quanto invece rappresenta un ostacolo quell “insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governano nell’azienda i flussi di materiali e delle relative informazioni dalle origini presso i fornitori fino alla consegna dei prodotti finiti ai clienti e al servizio post-vendita”. come viene comunemente “spiegato” il concetto di logistica.
A accendere il semaforo verde al nuovo sistema è stata l’entrata in vigore del ddl Concorrenza grazie a un emendamento approvato in commissione Industria del Senato, come ha confermato il relatore del provvedimento, Luigi Marino. Il SiNaMolo sarà istituito presso il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, “che entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge sulla Concorrenza, con un proprio decreto, di intesa con il ministro dell’Economia e delle finanze, sentiti responsabili dell’Agenzia per l’Italia digitale, ne definirà le modalità per l’attuazione”. Ad “alimentare” di dati il sistema saranno diverse realtà: la piattaforma logistica nazionale digitale (Pln), il Sistema Pmis (Port Management Information System) delle Capitanerie di Porto, i Sistemi Pil (Piattaforma Integrata della Logistica) e Pic (Piattaforma Integrata Circolazione) delle Ferrovie dello Stato italiane, i Pcs (Port Community System) delle Autorità Portuali, il Simpt (Sistema Informativo per il Monitoraggio e la Pianificazione dei Trasporti), il Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il sistema informativo dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, nonché le piattaforme logistiche territoriali.