“Ninetta mia crepare di maggio ci vuole tanto troppo coraggio”, cantava Fabrizio de Andrè in una delle sue celebri canzoni dedicata all’orrore della guerra. Per morire, in incidenti stradali, a luglio e agosto, occorre invece una buona dose di incoscienza: quella che hanno soprattutto i giovani di età compresa fra i 18 e i 24 anni e che, proprio in questo periodo dell’anno, restano gravemente feriti e perdono la vita al volante molto più spesso che negli altri periodi dell’anno. L’età più a rischio è fra i 18 e i 24 anni e il periodo quello di luglio e agosto: per l’esattezza il rischio di perdere la vita sulla strade è maggiore di due volte rispetto alla media degli altri mesi luglio e agosto in Europa come rivela uno studio commissionato da Ford e realizzato intervistando 6.500 giovani tra i 18 e i 24 anni in Italia, Regno Unito, Germania, Francia e Spagna. In particolare il sondaggio ha rivelato che nei mesi estivi, desideroso di una guida più libera e rilassata, il 68 per cento dei giovani ha un approccio alla guida meno responsabile, con il 57 per cento degli intervistati che ha ammesso di aver più volte superato i limiti di velocità consentiti, il 43 per cento di aver inviato messaggi di testo con il telefonino e il 36 per cento di aver effettuato telefonate mentre era alla guida. E se il 16 per cento dei giovani automobilisti ha confessato anche di aver guidato senza allacciare le cinture di sicurezza, il 15 per cento ha ammesso addirittura di essersi scattato un selfie mentre guidava e il 13 per cento di essersi messo al volante dopo aver assunto alcolici. Nonostante tutto questo, e nonostante il 26 per cento degli intervistati abbia già avuto, nonostante la giovane età e i pochi chilometri percorsi, già un incidente stradale, il 93 per cento dei giovani protagonisti del sondaggio ritiene di aver ottime capacità di guida. E forse è questo l’aspetto peggiore: la consapevolezza, anche se a livello inconscio, di essere quasi degli immortali, di non correre pericoli neppure quando, sempre per ammissione degli intervistati, “non si è guidato in modo prudente stato sempre prudente”. Dimenticando che sono proprio loro, i neopatentati, gli automobilisti inesperti con meno di 24 anni d’età, quelli che sono invece quelli che rischiano di più, a causa dell’inesperienza e della poca reattività alle situazioni impreviste a cui non sono abituati.Quelli che al volante muoiono più facilmente. Soprattutto in estate quando ci vorrebbe invece tanto, troppo coraggio per non rischiare.