Ci sono multe sacrosante e altre, poche fortunatamente, che sono scritte con l’inchiostro dell’ingiustizia. Come quella che si è trovato sul parabrezza Bruno Masnaga, titolare di uno storico negozio di tappeti antichi e argenterie di Bergamo devastato nei giorni scorsi da un’alluvione. Un fiume d’acqua che ha demolito perfino un muro del suo magazzino interrato.
Una situazione disperata che Bruno Masnaga ha tentato di risolvere con l’unica strategia possibile in questi casi: la buona volontà. Così si è messo di buona lena a cercare di ripulire il negozio dalle macerie e ha posizionato l’auto a pochi metri dall’ingresso. “Pensavo che i vigili fossero qui per dare una mano, per chiedere come stavano andando le cose, se avevamo bisogno di aiuto. E invece erano qui per staccare una multa per divieto di sosta: avevo lasciato l’auto davanti al mio negozio, per caricare le macerie”, ha raccontato Bruno Masnaga a L’Eco di Bergamo. Una situazione assurda, sanata pochi giorni dopo dal Comune – inondato dalle polemiche – che ha cancellato i 59 euro di multa, a dire il vero già pagati dal tartassato commerciante.