Il triangolo d’oro dei motori parte da Pesaro e passa da Tavullia e Rimini

“Terra di piloti e motori” con tanto di marchio registrato. È questo il nuovo cartello che indicherà l’ingresso a Pesaro, già ‘città della musica’ e ‘città della bicicletta’ attraverso un nuovo progetto di sviluppo turistico per il territorio pronto al via. O meglio: pronto a scattare  in pole position grazie a un percorso unico al mondo per la storia dei motori (i 30 chilometri tra Pesaro, Tavullia e la vicina Romagna), e a una leggenda  come “testimonial”, Valentino Rossi, probabilmente il più grande di sempre sulle due ruote. Continua a leggere



I pellegrini a Roma diventano un ostacolo per la protesta dei trasporti pubblici?

Sciopero del trasporto pubblico rinviato a Roma: i sindacati minori che avevano promosso la protesta per venerdì 20 maggio hanno infatti deciso di rinviarla al 31 maggio in seguito all’ordinanza del prefetto che ieri aveva limitato lo stop a sole quattro ore. Il 31 maggio lo sciopero sarà di 24 ore. In una nota i rappresentanti sindacati attaccano la decisione del prefetto di limitare lo sciopero “con le ormai consuete scuse dei pellegrini e il concomitante sciopero della scuola. Continua a leggere



Porti del Nord Adriatico, attenti a non perdere i nuovi traffici di merci

“I porti del Nord Adriatico devono rappresentare un’opportunità per i mercati mondiali. Dobbiamo essere pronti a intercettare i nuovi traffici che altrimenti si dirigeranno verso altri porti e altri mercati. Purtroppo in Italia c’è un deficit nelle infrastrutture portuali rispetto agli altri Paesi del mondo e per questa ragione sono stati accelerati gli investimenti ed è stata programmata con le Autorità portuali una revisione degli interventi”. Ad affermarlo è stato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, intervenuto al vertice Italia-Cina. Continua a leggere



Il ritorno dei controlli doganali sulle Alpi ci costerebbe una montagna di milioni

Duecento milioni di tonnellate di merci, per un valore di 524 miliardi di euro attraversano annualmente i valichi alpini, e di queste il 60 per cento passano attraverso i valichi austriaci, nell’80 per cento dei casi con origine o destinazione in Italia e nel 20 per cento con un ruolo del nostro Paese soltanto di piattaforma logistica per scambi con origine e destinazione estera. Bastano questi dati, presentati a Roma dal presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggé nel corso dell’incontro “Caso Brennero: danni economici per l’Italia e l’Europa”, per avere un’idea di quanto potrebbe pesare sull’economia italiana un eventuale ritorno ai varchi doganali. Continua a leggere