Rapine e furti, camionisti nel mirino: ogni giorno vengono rubati sei Tir

Più di sei Tir rubati al giorno, 189 al mese, 2.275 in tutto il 2015. Sono i numeri, decisamente preoccupanti, dei furti dei mezzi pesanti in Italia. Dati in crescita, visto che nel 2014 i Tir rubati furono poco più di 2.000. La Sicilia è la regione più rischiosa, con 358 furti, seguita da Lombardia (309), Campania (279), Puglia (258) e Lazio (245).

Sono 1.269, il 56 per cento di quelli rubati, i Tir restituiti ai proprietari. Tra le regioni nelle quali vengono ritrovati più mezzi pesanti spicca la Liguria, con il 100 per cento di Tir recuperati (27 furti e 27 ritrovamenti), seguita da Piemonte (91 per cento di ritrovamenti) e Lombardia e Veneto (81 per cento). Il problema, spiega Viasat Group che ha diffuso i dati del ministero dell’Interno nel Dossier Autotrasporto, “è che troppo spesso viene ritrovato il mezzo privo però della merce che trasportava. Tapa, l’associazione internazionale per la protezione delle merci destinate al trasporto, di cui il Gruppo Viasat è membro, ha censito un numero in crescita di eventi criminali, gran parte dei quali avvenuti in Europa soprattutto nei confronti di carichi ad alto valore, come dimostra il fatto che la perdita media per ciascun furto è di oltre 235mila euro, contro i 58mila euro rilevati nel 2008. I soli dieci furti di maggior valore sono costati ben 55 milioni di euro”. Per combattere il fenomeno, secondo Viasat, sono necessarie “la collaborazione delle singole Polizie attive negli stati dell’Unione e un maggiore utilizzo da parte delle aziende delle più moderne tecnologie. Non si tratta solo di asportazioni a veicoli fermi nelle aree di sosta, ma anche abbordaggi ai camion in movimento, con tecniche da veri acrobati. Altri fenomeni riguardano finti poliziotti che fermano i camion e veri e propri assalti armati, con sequestro di autisti. In particolare, le azioni violente sono aumentate del 48 per cento”. I dispositivi satellitari sono decisamente d’aiuto. “Un recente studio”, si legge nella nota, “ha confrontato i dati medi nazionali, con quelli relativi ai veicoli pesanti dotati di sistema satellitare Viasat, facendo emergere l’efficacia di quest’ultimi, sia in termini di riduzione frequenza furto che in termini di ritrovamenti del mezzo (+30 per cento). Ma l’utilizzo di questi dispostivi, grazie alla possibilità di geolocalizzare il mezzo sempre e ovunque, consente anche di acquisire informazioni sulla missione permettendo alle aziende di ottenere risultati importanti in efficienza logistica, nell’abbattimento dei costi operativi e nel miglioramento dei livelli di servizio. “Nessun investimento conosciuto”, commenta Domenico Petrone, presidente di Viasat Group, “ha un ritorno così elevato e così alte ricadute sistemiche. Si stima che, se tutti i mezzi commerciali utilizzassero la telematica per ottimizzare la propria attività, il vantaggio complessivo sarebbe di 40 miliardi di euro, pari a 2,5 punti di Pil. Questi dati dovrebbero spingere il legislatore a iniziative più coraggiose e innovative, fino a rendere obbligatorio per tutti i soggetti nazionali l’utilizzo dei sistemi satellitari di gestione delle flotte”.