Patente scaduta, chi aspetta troppo tempo a rinnovarla rischia di dover rifare l’esame

Dimenticarsi di rinnovare la patente può essere molto pericoloso. Non solo per chi continua a guidare rischiando una multa, ma anche per chi sceglie di andare a piedi. La motorizzazione infatti potrebbe decidere di costringere il patentato a rifare gli esami di idoneità. Con il parere 596 del 2 marzo 2016, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da un uomo che aveva chiesto il rinnovo della patente qualche anno dopo la scadenza.

Ma la motorizzazione di Vicenza, si legge nel parere, “considerato che l’interessato non aveva guidato per diversi anni, ha ravvisato la necessità di verificare anche solo sotto il profilo tecnico la persistenza dei requisiti di validità alla guida dello stesso, e ha emesso – preceduto dal prescritto avviso di avvio del procedimento – il provvedimento n. 3/15 R.G. del 19.02.15 di revisione tecnica della patente di guida, richiamando la circolare ministeriale n.16/71 del 07.04.1971, successivamente integrata con nota ministeriale del 26.1.09, che consente di sottoporre a revisione il titolare della patente non utilizzata (rectius rimasta priva di validità) per un periodo non inferiore a tre anni”. La patente dell’uomo era infatti scaduta l’11 luglio 2007. La decisione della motorizzazione è stata considerata corretta dai giudici del Consiglio di Stato che, come spiega studiocataldi.it, “hanno chiarito che i provvedimenti di revisione della patente sono adottati in forza del compito dell’amministrazione di tutelare la circolazione stradale e di prevenire gli incidenti. Essi non hanno finalità sanzionatorie ma, piuttosto, finalità cautelari e possono, quindi, fondarsi su qualsiasi circostanza idonea a ingenerare nell’autorità competente il dubbio circa la persistente idoneità alla guida, fondato su di una valutazione discrezionale”. Nel caso specifico, spiega sempre studiocataldi.it, “a sostegno della scelta dell’amministrazione di adottare un provvedimento di revisione della patente” è derivata anche dal fatto “che nei confronti dell’automobilista tra il 1999 e il 2007 erano stati adottati provvedimenti prefettizi di sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza”.