Dieselgate, l’Europa alza il limite delle emissioni. Dal 2017 via ai test su strada

I costruttori tirano un sospiro di sollievo, gli ambientalisti parlano di “decisioni scandalose” e “scelte assurde e insensate”. Con il voto di ieri l’Europarlamento, spaccato a metà, ha data il via libera ai nuovi test su strada per le emissioni auto dal 2017, ma ha anche alzato le soglie di sforamento dei limiti, invalidando di fatto le norme per i diesel Euro 6.

Le nuove norme, più soft rispetto alla prima proposta della Commissione Ue, prevedono che dal primo settembre 2017 i nuovi prototipi auto potranno superare del 110 per cento il tetto massimo degli 80 milligrammi per chilometro di ossidi di azoto (NOx). Dal primo settembre 2019 questa soglia entrerà in vigore per tutti i modelli auto. Dal primo gennaio 2020 saranno consentite emissioni in più del 50 per cento per i nuovi prototipi, e dal primo gennaio 2021 per tutti i modelli. Di fatto vengono invalidate le norme Euro 6 adottate dalla stessa Ue. Per questi motivi diverse commissioni, da quella ambiente a quella affari giuridici, avevano bocciato il provvedimento, ma il voto in plenaria di mercoledì ha ribaltato tutto. L’Aula spaccata quasi a metà ha infatti bocciato un emendamento (323 voti contrari, 317 in favore e 61 astensioni) che avrebbe messo il veto a quello che di fatto diventa un via libera all’innalzamento dei limiti delle emissioni di sostanze nocive consentite per i diesel. Se non altro, i test su strada partiranno già il prossimo anno e permetteranno di ridurre le emissioni, visto che i test effettuati solo in laboratorio, spiega l’Ansa, “superano del 400-500 per cento i limiti”. “In caso di voto opposto”, ha sottolineato il presidente della commissione ambiente dell’Europarlamento Giovanni La Via (Ppe), “avremmo perso un sacco di tempo, non avremmo avuto un quadro normativo di riferimento certo e da qui a un anno e mezzo avremmo dovuto cominciare tutto daccapo, con un’altra proposta della Commissione, magari non diversa da questa”. La commissaria Ue Elzbieta Bienkowska ha “accolto con favore” l’ok, ricordando che ora toccherà alla stretta sul sistema di omologazioni e motorizzazioni. Soddisfatti i produttori di auto dell’Acea, che apprezzano l’aver fatto “chiarezza”, mentre fioccano le critiche dai Verdi europei che parlano di voto “assolutamente vergognoso” e dai consumatori del Beuc che chiedono di “smettere di respirare gli ulteriori interessi della lobby auto”. ”È scelta assurda e insensata che va contro la salute dei cittadini e l’ambiente”, ha commentato il direttore generale di Legambiente, Stefano Ciafani. “Un vero e proprio condono che premia i furbi e non l’innovazione e la qualità”. ”Il Parlamento europeo ha approvato una vera e propria sanatoria nei confronti del dieselgate facendo un grosso favore alla Merkel”, ha detto Angelo Bonelli dei Verdi. “Invece di punire gli imbrogli delle case automobilistiche e di intensificare i controlli per smascherare eventuali frodi si è scelto, senza tenere in alcuna considerazione gli allarmi sull’inquinamento lanciati dall’Agenzia europea per l’ambiente, di alzare i limiti per il Nox di oltre il 100 per cento. La stragrande maggioranza dei parlamentari, compresi quelli italiani si è inchinata alle lobby dell’auto, calpestando il diritto alla salute”.