Rc auto, non è più obbligatorio esporre il tagliando. Ma non dimenticate il certificato

In molti hanno preso anche delle multe per non averlo affisso alla scadenza giusta. Ma tutti gli utenti della strada, almeno una volta, si sono dovuti confrontare con i tagliandi dell’assicurazione dell’auto. Un quadratino di carta da inserire sotto il parabrezza. Peccato che quel quadrato sia sempre un po’ più grande della sua custodia. E allora, tutti a piegare gli angoli e i bordi fino a realizzare la forma adatta. Chi ha l’auto di qualche anno poi si trovava un mazzetto di tagliandi pronti a svolazzare quando si accende l’aria per sbrinare i vetri. Ebbene, da domenica tutto questo è diventato un ricordo.
Dal 18 ottobre, infatti, non si deve più esporre il tagliando assicurativo sul parabrezza dell’auto, perché il controllo della copertura viene effettuato attraverso la verifica della targa. La copertura assicurativa, spiega l’Ania in un comunicato, “potrà essere verificata anche attraverso i dispositivi di rilevazione a distanza Autovelox, Tutor, Telepass e telecamere Ztl, non appena verrà approvata la norma che li omologherà anche per il controllo della Rc Auto in aggiunta a quanto già attualmente previsto dal Codice della Strada”. La novità che consente di dire addio all’esposizione del tagliando è la creazione della banca dati con le informazioni sulla copertura assicurativa dei veicoli, istituita presso la Direzione generale per la Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è alimentata dalle compagnie di assicurazione. Per l’Ivass “l’obiettivo della dematerializzazione del contrassegno è principalmente quello di contrastare il fenomeno dell’evasione dell’obbligo assicurativo, anche al fine di promuovere significative riduzioni dei premi di assicurazione”. In Italia sono quasi quattro milioni gli automobilisti che non pagano il premio dell’Rc Auto. Il responsabile servizio auto di Ania, Umberto Guidoni, calcola che gli “evasori” oggi siano 3,9 milioni, ossia circa il 10 per cento del totale del parco veicoli circolante. Con il nuovo sistema tutto digitale della banca dati sarà possibile effettuare un controllo diretto e sicuro sulla reale copertura assicurativa di un veicolo attraverso la verifica delle targhe. Uno strumento utile agli stessi automobilisti che sul portale dell’automobilista (all’indirizzo www.ilportaledellautomobilista.it) potranno verificare se – a fronte del premio corrisposto – il proprio veicolo risulti effettivamente assicurato e in caso contrario sarà possibile segnalare la circostanza alla propria compagnia assicurativa ed, eventualmente, presentare reclamo all’Ivass. Inoltre, in caso di sinistro, sarà più facile ottenere informazioni di dettaglio sulla copertura assicurativa della controparte facendo richiesta richieste al Centro di Informazione Italiano istituito presso la Consap (www.consap.it/fondi-e-attivita/mondo-assicurativo/centro-di-inf ormazione-italiano). Attenzione: è obbligatorio tenere a bordo il certificato di assicurazione, vale a dire il documento che attesta che il premio è stato regolarmente pagato. Ma quello si può mettere tranquillamente nel cassettino portaoggetti, insieme al libretto di circolazione.