Pratiche per le iscrizioni all’Albo degli autotrasportatori e al Registro elettronico nazionale difficili se non impossibili da effettuare; difficoltà perfino a verifica la sola correttezza formale di pratiche già istruite; ritardi nelle operazioni di revisione dei mezzi pesante. Cosa sta succedendo negli uffici della Motorizzazione civile ai quali il Governo ha attribuito una serie di compiti in precedenza svolte dalle province? A domandarlo, con un’interrogazione parlamentare, è l’onorevole Giovanni Sanga che si è rivolto al ministro delle Infrastrutture e dei trasportiGraziano del Rio per sapere “cosa intenda fare per risolvere le criticità e le difficoltà di funzionamento delle motorizzazioni si stanno appalesando”. Un intervento giudicato in maniera molto positiva dal segretario provinciale della Fai di Bergamo, Doriano Bendotti, che da tempo ha denunciato una situazione difficilmente sostenibile e che si è detto fiducioso che “grazie anche all’intervento dell’onorevole Giovanni Sanga, che ha dimostrato peraltro una reale conoscenza della materia, la situazione possa trovare una via d’uscita”. Ecco il testo completo dell’interpellanza. Premesso che: il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 Gennaio 2015, in vigore dal 4 maggio 2015, in attuazione dell’articolo 1, comma 94 della legge 147 del 2013 (stabilità 2014), ha disposto che le funzioni relative alla tenuta e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori di cose per conto di terzi, in precedenza svolte dalle province, spettino agli uffici della motorizzazione civile nel rispettivo ambito territoriale di competenza; nonostante le istruzioni dettate dal Ministero dei trasporti agli uffici della motorizzazione per rendere operativo detto passaggio di competenze (contenute nella circolare ministeriale n. 2 del 13 maggio scorso), permangono numerose problematiche che, di fatto, stanno rallentando le pratiche per le iscrizioni all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi e al Registro elettronico nazionale (REN), da parte delle nuove imprese; in particolare, risulta che molti uffici della MCTC abbiano difficoltà a mettere in atto le predette istruzioni anche per quelle pratiche che, in ottemperanza dell’Accordo Stato – Città ed autonomie locali del 23 aprile scorso, sono già state istruite dalle province ed in ordine alle quali l’unica attività richiesta alle motorizzazioni è quella di effettuare una «semplice verifica di correttezza formale dell’istruttoria stessa e logicità giuridico – sostanziale degli argomenti esposti nella relazione e nello schema di provvedimento proposto (dalla Provincia)»; le difficoltà di funzionamento delle motorizzazioni si stanno appalesando anche rispetto alle operazioni di revisione dei mezzi pesante. Infatti, le nuove procedure introdotte dal Ministero dei trasporti con la circolare prot. 8259 RU del 1o aprile 2015 (che prevedono dei tempi standard in relazione alla tipologia del veicolo da revisionare), richiedono la disponibilità di un numero di personale congruo al fine di non rallentare lo svolgimento delle predette operazioni, con inevitabili ripercussioni per le imprese di autotrasporto; la circolare ministeriale prima citata ha acconsentito alla possibilità di incrementare il numero delle prenotazioni per ciascuna seduta, tenuto conto della «quantità e del profilo del personale di aiuto eventualmente disponibile», assegnando ai Direttori Generali territoriali il compito di dare disposizioni per la rapida individuazione e formazione del personale, anche mediante affiancamento sul lavoro: cosa intenda fare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per risolvere le criticità sopra evidenziate.