Corriere della sera del 24 marzo 2011, titolo: “Giappone: sei giorni dopo la scossa già ricostruita un’autostrada. Nel testo si raccontava dell’impiego di centomila soldati dell’esercito di autodifesa impegnati nelle zone devastate dal sisma e dallo tsunami e di come in una settimana gli ingegneri della società di gestione Nexco avessero ripristinato un tratto dell’autostrada a nord di Tokyo devastata dal terremoto dell’11 marzo. Perché loro in sei giorni ricostruiscono un’autostrada e noi per mesi o addirittura anni siamo solo capaci di valutare, parlare, verificare, magari di chi è la competenza? perchè loro intervengono, subito e bene, e noi discutiamo e basta? È una domanda che milioni di italiani probabilmente si sono posti dopo il crollo del viadotto Himera, in Sicilia. E che continuano a porsi man mano che i giorni trascorrono e intanto, in Sicilia ma non solo, non accade nulla. Una domanda che la redazione di Trasporto commerciale ha rivolto a Pasquale Russo, segretario nazionale di conftrasporto. La risposta? “Il problema è sempre lo stesso: in Italia bisogna semplificare le procedure ma soprattutto centralizzare competenze strategiche come quelle delle infrastrutture, è impensabile che per fare un’opera debbano intervenire decine di enti”.