Pedaggi pagati soltanto dagli stranieri, la Germania finisce nel mirino dell’Ue

La Germania finisce nel mirino dell’Unione europea per la questione dei pedaggi autostradali che di fatto verrebbero pagati soltanto dagli stranieri. La Commissione ha infatti deciso di aprire una procedura d’infrazione. La norma tedesca, sostiene Bruxelles, violerebbe l’articolo 18 del Trattato Ue che vieta discriminazioni tra cittadini dell’Unione.

Sotto accusa c’è il meccanismo in base al quale il pedaggio, teoricamente applicato a tutti gli automobilisti, in realtà sarà pagato soltanto dagli stranieri poiché i tedeschi usufruiranno di una deduzione compensativa sulla tassa di circolazione (clicca qui per approfondire). Inoltre, per Bruxelles, il prezzo del pedaggio previsto per un periodo di tempo molto limitato – una formula che sarà utilizzata soprattutto dagli stranieri in transito – risulta eccessivo rispetto al costo annuo. La Germania ha ora due mesi per rispondere alla lettera di messa in mora inviatale dalla Commissione come primo passo della procedura d’infrazione. “Un sistema di pedaggio può essere in linea con le norme Ue solo se rispetta il principio fondamentale di non discriminazione”, ha sottolineato la commissaria ai trasporti Violeta Bulc. “Abbiamo forti dubbi sul fatto che questo sia il caso della legge tedesca. Abbiamo quindi deciso di agire rapidamente nell’interesse dei cittadini europei per chiarire tutti i dubbi sollevati applicando la procedura d’infrazione”. La legge, dopo un lungo e travagliato iter legislativo, è stata pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” tedesca solo pochi giorni fa e dovrebbe entrare in vigore dal 2016.