Esenzione del bollo per tre anni per le auto ecologiche. Morando: “Vantaggi per tutti”

Le auto ecologiche potrebbero non pagare il bollo per tre anni. L’apertura arriva dal viceministro dell’Economia, Enrico Morando, che ha partecipato al convegno “Automotive: progettare il rilancio”, organizzato dall’Anfia per trovare con i rappresentanti di governo e parlamento le misure per rilanciare il settore. Sono molte le proposte avanzate dall’Anfia (Associazione nazionale della filiera automobilistica) per alleggerire la fiscalità del settore, dall’innalzamento della quota di deducibilità delle auto aziendali per adeguarla alla media europea, all’abolizione dell’Ipt e del superbollo, ma secondo Morando realizzarle tutte, ”anche nella versione moderata, significherebbe arrivare a cifre insostenibili per il bilancio pubblico in questo momento”.

E allora ”bisogna scegliere e il buon senso”, secondo il viceministro dell’Economia, “suggerisce di scegliere l’esenzione del bollo di tre anni per i veicoli ecologici” perché ”richiederebbe risorse relativamente ridotte, intorno ai 40 milioni di euro” e porterebbe vantaggi a tutto il sistema Paese con un miglioramento dell’aria significativo in termini progressivi. Le risorse necessarie per i primi anni ”sarebbero a costo zero il primo anno, di 14 milioni di euro nel secondo e di 27 milioni nel terzo. A regime sarebbero 40 milioni. Anche queste sono risorse importanti”, ha detto Morando, “ma possiamo metterci al lavoro per formalizzare sul terreno tecnico una soluzione adeguata e farla entrare nei provvedimenti della sessione di bilancio 2015-2016”. Il presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Guglielmo Epifani, ha indicato tra i provvedimenti prioritari per il settore il rafforzamento degli investimenti in ricerca, anche puntando ”sull’auto elettrica dove l’Italia fino a poco tempo fa non ha ritenuto di investire” e ha puntato il dito sul paradosso di una mobilità privata regolarmente pressata per ridurre le emissioni inquinanti, mentre l’impatto ambientale del trasporto pubblico peggiora di anno in anno. A questo proposito Epifani ha segnalato la necessità di salvaguardare i fondi stanziati, come ribadito anche dal viceministro per lo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, e dal sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Barbara Degani.