Storie che arrivano dritte al cuore, che lo spezzano, che fanno piangere. Storie di bambini lasciati in auto, che muoiono, che se ne vanno per una dimenticanza. Tragedie come quelle di Elena, Jacopo, Luca. Drammi come quelli che nel mondo hanno coinvolto 700 famiglie. Come fare per mettere un freno a questa emergenza? È la domanda che si sono fatti anche Michele Servalli e Carlo Donati, colleghi di lavoro ed entrambi papà, sconvolti dai casi di bambini tragicamente dimenticati in macchina dai genitori.
Turbati dal pensiero che incidenti di questo tipo possano capitare, in condizioni di forte stress o per la freneticità della vita quotidiana, anche ai genitori più attenti e premurosi, hanno deciso di studiare un sistema che possa potenziare la sicurezza dei bambini in auto. Ed è nato Remmy, un dispositivo facile da installare che si può applicare a qualsiasi seggiolino auto. Remmy, che riprende il verbo inglese Remember (ricordare), “monitora costantemente la presenza del bimbo in auto “parlando per lui” in caso di pericolo”, spiega una nota degli ideatori. Sono due le situazioni di pericolo scongiurate da Remmy: lo spostamento del bimbo dal seggiolino duranto il viaggio e la dimenticanza del piccolo in auto. Remmy è composto da un rilevatore baby collegato al seggiolino del bambino e da una cicalina sonora che si alimenta nell’accendisigari dell’auto. Il sensore di peso alloggiato sotto la prima fodera del seggiolino comunica all’impianto centrale se il bambino si è spostato dal seggiolino durante il viaggio o se è ancora in auto una volta spento il motore della macchina: un segnale sonoro richiama immediatamente l’attenzione dell’autista, ricordando la presenza del piccolo nella vettura ed evitando, in questo modo, dimenticanze oppure distrazioni dovuti a circostanze esterne. Facile da installare, il dispositivo è compatibile con tutti i seggiolini ed è economico. Remmy singolo, che monitora un seggiolino, costa 45 euro. Il “doppio”, adatto nel caso la stessa auto sia dotata di due seggiolini, costa 60 euro. Una scelta aziendale “per dar modo a chiunque di integrare il proprio seggiolino con un dispositivo “salva-bebè”, si legge sul sito di Remmy, e per “promuovere e diffondere il valore della sicurezza dei bambini in auto”.
Per ulteriori informazioni: www.remmy.it
Testo realizzato da Baskerville srl Comunicazione & Immagine per stradafacendo.tgcom24.it